Letture
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Il titolo del nuovo libro di Salvatore Ritrovato, “L’angolo ospitale” (La Vita Felice, 2013), che ha al suo attivo molte pubblicazioni, a prima vista pare alludere a una condizione di serenità, ma via via che ci si addentra tra le pagine ci si rende conto che non si dà voce a una condizione di benessere ospitale, ma a un senso di perdita e di esilio, vissuti come status permanente dell’esistere, con la conseguente percezione della fragilità della felicità e, talvolta, persino della sua impossibilità. Allora si capisce che ciò che vibra nella raccolta (e la rende coinvolgente) è proprio ciò che manca, poiché in tralice ai versi emerge sempre l’umanissima speranza di trovare un luogo o anche solo un angolo dove si possa – heideggerianamente – sentire di “abitare il mondo”, e sentire questa terra “ospitale”.
(Dalla presentazione di Gabriela Fantato)
Il libro contiene testi molto intensi, come quelli che seguono.
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Salvatore Ritrovato, "L'angolo ospitale"
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