Non lo ricordo il taglio delle dita
la corsa in ospedale, l’amputazione
ma forse se cerco in ogni piega
rivedo la fasciatura ancora sporca
del sangue rubato da una sega
Ho vissuto con il padre menomato
che scherzava sull’arida lesione
toccava quei tronchi nella mano
lasciati sul lavoro come pegno
per un piccolo salario disumano
Vedi perché se guardo chi lavora
non mi appassiona la facile teoria
indici, tassi, scale e pure il quanto
l’operaio è carne viva spesso ferita
difenderlo è un valore sacrosanto
prima di un nome scritto al camposanto Continua a leggere
Pietro Spataro
Rispondi