Ida Vitale, “Pellegrino in ascolto”

Ida Vitale

Da: LA LUZ DE ESTA MEMORIA
1949

LA NOCHE, ESTA MORADA

 

La noche, esta morada
donde el hombre se encuentra y está solo,
a punto de morir y comenzar a andar en aires otros.

El mundo va a perder nubes, caballos, vacila,
se asombra,
se deshace,
cae como en los bordes del deseo pero ya sin milagro.
Despacio la esperanza
viste su piel de olvido.
No veo más allá
de un nombre que he llamado letra a beso a caricia
a rosa abierta a vuelo ciego a llanto.

Y como todo está deposeído, todo con el pie justo
para tocar en tierra oscura,
el cielo vuelto un hueco sin voz y sin orillas,
ya no soy yo la pobre,

medida entre mortales, melancólicos aires,
cuerpo cegado de luz o simple lágrima.
Lo que este mar, esta crecida sombra
va perdiendo,
viene a salvarse en mí, nube siempre,
caballo azul,
eterno cielo.

 

NOTTE, QUESTA DIMORA

Notte, questa dimora
dove l’uomo si trova e sta solo,
sul punto di morire e cominciare a andare in altre arie.

Il mondo perderà nubi, cavalli, vacilla
meraviglia,
si dissolve,
cade come sul bordo del miraggio ma ormai senza miracolo.

Pian piano la speranza
si riveste di oblio.
E non vedo più in là
di un nome che ho chiamato
lettera un bacio una carezza
una rosa aperta un volo cieco un pianto.

E poiché tutto è privo di se stesso, tutto col piede pronto
per atterrare in terra scura,
il cielo fatto un buco senza voce e senza sponde,
non sono più io la povera,

compresa tra mortali, malinconiche arie,
corpo accecato di luce o pura lacrima.
Quello che questo mare, questa cresciuta ombra
va perdendo,
viene a salvarsi in me,
nuvola sempre,
cavallo azzurro,
eterno cielo.

 

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Premio di poesia “Città di Trento – Oltre le mura”

Accanto al Filmfestival, al Festival dell’economia, al Bookfestival di Caldonazzo, un comitato nato per l’occasione promuove il Premio di poesia “Città di Trento – Oltre le mura”. L’iniziativa prende nome dal progetto culturale che il Comune ha avviato lo scorso anno per candidare Trento a capitale italiana della cultura. Nello stesso titolo ci si riferisce a un passo di Cristina Campo: “Incandescenti, attraversiamo i muri”. Perché Trento, città di confine, sa cosa siano le mura, così come ormai sa quanto sia importante andare oltre: connettere, accorciare le distanze, scegliere il confronto come metodo, la cooperazione come pratica quotidiana. Continua a leggere