Derek Walcott (1930 – 2017)

Derek Walcott

Tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,

e dirà: Siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato

per tutta la tua vita, che hai ignorato
per un altro che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore,

le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. E’ festa: la tua vita è in tavola.
*
Vivo sull’acqua,
solo. Senza moglie né figli.
Ho circumnavigato ogni possibilità
per arrivare a questo:

una piccola casa su acqua grigia,
con le finestre sempre spalancate
al mare stantio. Certe cose non le scegliamo noi,

ma siamo quello che abbiamo fatto.
Soffriamo, gli anni passano, lasciamo
tante cose per via, fuorché il bisogno

di fardelli. L’amore è una pietra
che si è posata sul fondo del mare
sotto acqua grigia. Ora, non chiedo nulla

alla poesia, se non vero sentire:
non pietà, non fama, non sollievo. Tacita sposa,
noi possiamo sederci a guardare acqua grigia,

e in una vita che trabocca
di mediocrità e rifiuti
vivere come rocce.

Scorderò di sentire,
scorderò il mio dono. E’ più grande e duro,
questo, di ciò che là passa per vita.

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Mario Benedetti, da “Umana gloria”

Che cos’è la solitudine.

Ho portato con me delle vecchie cose per guardare gli alberi:
un inverno, le poche foglie sui rami, una panchina vuota.

Ho freddo ma come se non fossi io.

Ho portato un libro, mi dico di essermi pensato in un libro
come un uomo con un libro, ingenuamente.
Pareva un giorno lontano oggi, pensoso.
Mi pareva che tutti avessero visto il parco nei quadri,
il Natale nei racconti,
le stampe su questo parco come un suo spessore.

Che cos’è la solitudine.

La donna ha disteso la coperta sul pavimento per non sporcare,
si è distesa prendendo le forbici per colpirsi nel petto,
un martello perché non ne aveva la forza, un’oscenità grande.

L’ho letto in un foglio di giornale.
Scusatemi tutti. Continua a leggere

Corrado Benigni, da “Tempo riflesso”

In un atomo tutto è già scritto,
prima di noi.
Solo il buio mette davvero a fuoco il cielo,
questo è l’indizio.
Tieni un margine bianco sul fondo della pagina,
annoda in una parola suoni e volti,
i dettagli destinati alla perdita.
Un nome è il fossile che lasciamo.

*

La fotografia è un testimone che non mente
porta impressa, sicura, la memoria,
come la superficie l’orografia di un paesaggio.
Siamo se non nel segno di chi scrive
o guarda.
Così ci specchiamo nei corpi non trasfigurati
di un’immagine, nella loro violacea penombra.
Ma cosa divide dal nostro il loro destino?
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Maria Borio, “Trasparenza”

Maria Borio, Credits ph. Dino Ignani

Nota al testo

L’idea originaria di questo libro è nata con la plaquette L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, PordenoneFaloppio 2017). Il puro, l’impuro e il trasparente raccontano la trasparenza. Il trasparente è la sintesi, il puro e l’impuro sono la tesi e l’antitesi. La sintesi del mondo digitale è il grande vetro attraverso cui traspaiono il puro e l’impuro mescolati, l’umano e il non umano, la velocità e la prospettiva. L’uno altro limite dell’altro.

   

I

Il peso si sente come i capelli sulle spalle
i pori che si stringono per non far passare l’acqua

l’attrito sempre quando capita una coincidenza.

Ma dicono che oggi il peso del tempo è irreale
assomiglia all’aria spostata dagli insetti

che si nutrono di sangue e muoiono a volte
sotto il palmo della mano. Continua a leggere

L’energia della parola

La solitudine dei reietti

di Fabrizio Fantoni

Con Il comune salario Fabrizio Bernini ci consegna un’opera compatta, densa e vibrante che si caratterizza, sin dai primi componimenti, per il forte legame con l’esperienza, con la concretezza dei dati della quotidianità che l’autore indaga con sguardo acuto, capace di cogliere ciò che si cela dietro le molteplici sfaccettature del reale.

È una ricognizione del presente quella che svolge il poeta – moderno flaneur- nei suoi vagabondaggi per le strade della città, in cui osserva il mondo intorno a lui concentrando l’attenzione su dettagli di un reale apparentemente inerti o indifferenti che, nel testo, vengono sottratti all’opacità grazie ad un dettato poetico nelle cui pieghe si cela un sempre più teso interrogarsi metafisico.

Seguendo queste coordinate, l’autore struttura il libro con una solida architettura incentrata sulle figure di tre personaggi di invenzione: il figlio del padrone, il disoccupato e lo studente attivo nel sociale.

Per ognuno di essi ricostruisce le dinamiche e i rituali di vita coagulandoli in un susseguirsi di rapidi componimenti che evocano aspetti di un “comune ambiente umano e storico”.

Queste esistenze si fanno ritratto del mondo e dell’esistenza dell’uomo contemporaneo, intorpidita sotto la coltre di un assordante ed inutile chiacchiericcio in cui tutto, Il dolore e la bellezza, il sentimento e la passione, il silenzio e la riflessione divengono pulviscolo nell’apatia di una vita che si trascina nei giorni. Continua a leggere

Jean-Charles Vegliante, “Variazioni italiane”

Jean-Charles Vegliante

Stamane ancora, Dio, Grande
Madre, o chi altro, Coniglio
scorticato, supplice vi supplico
scordatevi di noi – spregevoli
e lassi di subire, di contemplare
l’inutile beltà, di aver
male, non avete di meglio
da fare? –
tra di voi nella corte del cielo?

Non bruciate il mio corpo, tanto non servirebbe
nemmeno (insufficiente) a scaldare una
famiglia acquattata là sotto il muro – lasciate
il mio rompimento, le mie ossa lenirsi miste
all’umida terra al fieno magro da concime,
convertire i miei atomi in fiori vapore…

Chi dice di no

Crede di sentire tra la musica di fondo
sinistro del gioco ove si contorce la sua infanzia
qualcosa che ripete in ciclo continuo I love you love
e for ever e ancora in un lampo
che torna e torna per un rimuginare
senza scampo per l’altro che lo spaventa,
scoppio di risa così lontano che gli pare
non dover finire se non con le ultime dee.
Perché avresti quasi voglia di piangere,
perché non parti in quelle false guerre
al mondo, a tutte quelle che delusero l’attesa
in cui eri interamente facile preda
e uomo fragile erto di fronte al cielo?
perché non puoi ammettere ciò che ci sottomette? Continua a leggere

Tudor Arghezi

Vengono, eccoli, sempre da soli
verso di me tutti i frantumi,
briciole slabbrate ed intere
di cose che stenti a capire.
Sono come li ho dimenticati
da quando si sono addormentati:
un vecchio cimitero di bambole.
Ora cominciano a muoversi,
a prendere corpo dall’ombra
e da un brusio come d’alveare,
e si ricompongono a poco a poco.
Zoccoli con aureola d’angelo,
frammenti di icone che serbano, a rimorso,
di benedizione una traccia e maledizione,
una lacrima fissata in pittura,
una mano ferita, uno sguardo,
a campane, pare, lontane,
e qualche pagina di libro.
Un coccio risuscita un’anfora rotta.
Stormisce anche l’edera morta
e a una a una, destandosi, le voci spente
mormorano pare e pare che ridano.
Mi vedo ora convitato alla Cena,
ora centurione nella persecuzione.
Provo di nuovo la camicia d’allora,
stretta, con una ferita d’allora,
e dimenticata
nel cuore del tempo, silenziosa.
E se porto la mano allo squarcio
di non so quale lotta,
mi scivola molle sul sangue.
Là si raccoglie
tutto ciò che da sé si aduna,
frammenti di Scrittura e schegge di luna.
Non posso ingannarmi.
Il gelo mi brucia: un blocco d’argento,
e nella nebbia le dita
diventano sopra le unghie carbone di ghiaccio.

Tudor Arghezi
Traduzione di Marco Cugno
da “Accordi di parole” Einaudi, Torino, 1972

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OLIMPIA, Dal grembo alla Torre

di Elio Grasso

I “libri della vita” hanno limiti soltanto davanti. Indietro, l’orizzonte cambia per sempre. E la poesia da lì in poi potrebbe farsi sempre più libera. Non si tratta di tempo, ma di spazio in cui bisogna difendersi e tirare alla svolta. Olimpia ha già le sue leggi, trovate in quelle radici che Luigia Sorrentino ha riunito una volta per tutte. De Angelis, nella prefazione, lo conferma puntandosi sul “tema della salvezza”. Anche se lui stesso intuisce che non si tratta di uno scioglimento completo. La pressione mondiale, quando ha a che fare con la vita, non dà per sempre un polo certo. La materia ha salti imprevisti: invadono la lingua del poeta, rinfacciano il dissidio originale, corrugano la poesia fino a che non si comprende che occorre ancora una volta affrontare il “mostro iniziale” (così Montale definiva il big bang della poesia). Ma all’approdo questo libro affida le diverse stazioni dell’umano femminile, dalla giovinetta che annaspa nel vuoto di “milioni di notti” alla visione finale delle città del mondo circondate da sabbie monti e boschi. La dichiarazione di essere “finalmente comprensibile” è come l’originale singolarità da cui tutto inizia. La parola fa debuttare l’antropologia di quanto definiamo vita, comprendendo occhi e bocca e corpo intero. Da lì alle mura, vicine al cielo, il salto è breve. Tutta la prima sezione si attesta sull’abitare quel che improvvisamente esiste: pareti risuonanti, incarnazioni, grembo meraviglioso cui esser grati. Controllo e abbandono rilanciano la natura stessa della poesia come fluttuazione e canto. Nel mezzo la giovinetta schiude tutto lo stupore che l’accresce, dentro la prima lezione di realtà. Continua a leggere

Sebastiano Aglieco

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Sebastiano Aglieco (credits/Viviana Nicodemo)

Il dolore delle rondini

Senti che non c’è più respiro
tutto avanza nel respiro
tutto ci acceca nel poco tempo
in ciò che sarà splendente
nella fragile luce del mattino.

Baciami, abbracciami prima del livore
prima ancora che non so
abbracciami con le parole che non ci
saranno, portate dal dolore delle rondini:
Noi verremo ancora qui
nella casa che hai custodito per noi sotto la grondaia
per noi, solo per noi. Continua a leggere

D’Alfonso: “Occorre imparare a essere generosi con il poeta moderno. Non è più la lingua nella quale scrive che lo definisce, ma la lingua che egli rifiuta di parlare”

dalfonsodi Alessandro Agostinelli

È un piccolo libretto ma denso di interessanti considerazioni questo breve saggio di Antonio D’Alfonso sul “plurilinguismo”. Lo scrittore e saggista canadese di origine italiana descrive bene come nel continente americano si traduca poco delle letterature di altri paesi e quando si traduce non si dà importanza a quei prodotti (a meno che non siano prodotti che l’industria culturale vuole/deve promuovere). Mentre la traduzione Continua a leggere

Lorenzo Chiuchiù

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Lorenzo Chiuchiù è nato a Perugia, dove risiede, nel 1973. Ha pubblicato studi su Hoffmann, Hölderlin, Baudelaire e Char in «Estetica» (Il Melangolo) e «Davar» (Diabasis), e un saggio in Sergio Quinzio, il messia povero (Diabasis, 2004). Continua a leggere

Il poeta messicano Eduardo Lizalde è il vincitore del Premio Carlos Fuentes 2016

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In Messico poeti come Eduardo Lizalde possono vincere 250 mila dollari grazie al Premio Internazionale Carlos Fuentes per la creazione letteraria in lingua spagnola.

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Premio Poesia Città di Fiumicino 2015


premio_fiumicinoConferenza stampa di presentazione della Prima Edizione del Premio.

Verranno resi noti i nomi e le opere dei cinque finalisti che concorreranno ai due giorni di incontri a Fiumicino il 17 e 18 luglio 2015. La sera del 18 la giuria proclamerà l’opera vincitrice di questa Prima Edizione del Premio.

L’appuntamento è per venerdì 26 giugno 2015 alle ore 12.00 a Palazzo Valentini – Sala Peppino Impastato (Via Quattro Novembre, 119/A, Roma).

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Speciale TG1: I poeti che cantano la vita

Appuntamento

Comunicato Stampa a cura della redazione del TG1

La poesia oggi in Italia che senso ha? Cosa canta? Dove si annida? Quali passioni, quali dolori, quali luoghi, quali miti la ispirano? E chi sono i poeti, i temerari che osano voli lirici impossibili nella realtà contemporanea frantumata e senza gloria?

“Non chiedere parole”, lo Speciale del TG1 a cura di Gianna Besson è un viaggio alla ricerca dei poeti contemporanei italiani. Abitano città diverse e vivono situazioni diverse. I loro nomi sono: Antonella Anedda, (nella foto), Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Valerio Magrelli, Luigia Sorrentino, Valentino Zeichen e molti altri. Continua a leggere

Davide Rondoni & Peppe Servillo

Appuntamento

Il 1 maggio 2013 al Teatro Feronia di San Severino Marche alle 21:15 cerimonia di premiazione del concorso nazionale di poesia ‘Le stanze del tempo’, con la partecipazione di Davide Rondoni (nella foto) e il recital di Peppe Servillo ‘Ordine del giorno’. Vincitore quest’anno Giuseppe Nibali che come premio vedrà pubblicata la raccolta delle sue poesie con l’editore “Affinità elettive” di Jesi. Continua a leggere

“Poeti da riscoprire”, Aldo Palazzeschi

Progetto editoriale ideato e curato da Fabrizio Fantoni
con la collaborazione di Luigia Sorrentino


Palazzeschi e il cuore dimenticato

di Paolo Febbraro

Palazzeschi poeta dimenticato? No, certo. È uno dei più letti del Novecento, il suo Incendiario del 1910 è quasi il simbolo della poesia d’avanguardia italiana e nelle antologie scolastiche non manca mai la celebre canzonetta E lasciatemi divertire! Fino almeno dalla metà degli anni Settanta dello scorso secolo, appena avvenuta la scomparsa dell’autore fiorentino, la critica si è accanita a sottolinearne l’appartenenza alla sensibilità crepuscolare o a quella futurista. Analisi formali, psicoanalitiche, d’ambiente letterario (la Firenze di Papini e Soffici, l’amicizia epistolare con Corazzini, il lungo sodalizio con Marino Moretti, la predilezione per Govoni) hanno accerchiato il “carissimo Aldo”, cercando di espugnarne la paradossale “intima teatralità”. Continua a leggere

“Poeti da riscoprire”, Primo Levi

Progetto editoriale ideato e curato da Fabrizio Fantoni
con la collaborazione di Luigia Sorrentino

Primo Levi, un poeta ad ora incerta

di Paolo Febbraro

Primo Levi è stato uno scrittore molto attento alla piacevolezza di ciò che pubblicava e al divertimento sperimentale dello scrivere. Forse questo è avvenuto perché Levi non è stato un letterato di professione. Della Chimica e di Auschwitz: di questi due elementi privi o poveri di tradizione letteraria Levi ha dovuto farsi interprete, per rendersi testimonianza nell’unione possibile fra l’attività che si compie ogni giorno e ciò che si è subìto una volta per sempre. Continua a leggere

Al via “Notti d’autore” su Rai Radio1

Appuntamento

Vi parlo in prima persona del mio nuovo programma su Rai Radio1, “Notti d’autore“, viaggio nella vita e nelle opere dei protagonisti del nostro tempo.

Il nucleo tematico della trasmissione – in onda per la prima volta la notte tra mercoledì e giovedì del 10 gennaio 2013, alle 0:30, subito dopo il giornale radio della mezzanotte e con cadenza settimanale – è il racconto di un’esperienza esemplare che arriva a noi attraverso la viva voce dei protagonisti della nostra epoca che hanno scritto la storia del nostro Paese: filosofi, narratori, teologi, artisti visivi, scultori, poeti, fotografi, musicisti, compositori, coreografi, drammaturghi, danzatori. Continua a leggere

Poeti per Telethon

Appuntamento

Il mercatino di Natale di Telethon a Pratola Serra, in provincia di Avellino, si arricchisce del prezioso contributo dei poeti.
L’appuntamento è per sabato 15 e domenica 16 dicembre 2012, dalle ore 9.00 alle ore 19.00, lungo Corso Vittorio Emanuele, che anche quest’anno ospita il tradizionale mercatino di Natale a favore di “TELETHON”. L’iniziativa vedrà la sua conclusione nel concerto del Piccolo Coro Telethon con i bambini di Pratola Serra diretto da Rita D’Amore – che ha anche curato la manifestazione – il 20 dicembre 2012 , alle 19.00, nella Chiesa di Maria S.S. Addolorata. Continua a leggere

Alla Normale di Pisa Convegno sulla Traduzione

Appuntamento

“Traduzione e autotraduzione. Un percorso attraverso i generi letterari” è il titolo del convegno organizzato dalla Scuola Normale e dall’Università di Pisa in collaborazione con l’Instituto Camoes portoghese. La due giorni di studio, incentrata sulla letteratura italo-iberica, si svolgerà giovedì 29 novembre 2012, alla Scuola Normale (Aula U. Dini, Palazzo del Castelletto) e venerdì 30 novembre all’Università di Pisa (Aula Magna del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica a Palazzo Matteucci). Continua a leggere

Educare alla Bellezza 2012

Appuntamento

La Fondazione Claudi e il poeta Davide Rondoni (nella foto) Direttore del Centro di Poesia Contemporanea di Bologna, sono i promotori del quarto appuntamento di “Educare alla bellezza”, iniziativa culturale che si terrà a Roma oggi, giovedì 11 ottobre 2012, alle 18:30, presso il Cortile della Comunicazione de “La Sapienza” (Via Salaria 113, Roma).

Poesia, musica e videopoesia saranno protagoniste grazie all’ormai consueto incontro fra poeti, scrittori, artisti e musicisti. Interverranno, tra gli altri: Ambrogio Sparagna e la Miniorchestra Popolare Italiana, Giulia Abbadessa, Martha Alvarez, Riccardo Bertolotti, Daniele Campanari, Simona Cerri, Simone Di Biasio, Matteo Greco, Marta Margherita Guido, Talia JF Loemba Bouty, Serena Maffia, Bernardo Pacini, Marco Ridolfi, Riccardo Duranti, Davide Rondoni, Andrea Di Consoli, Sonia Gentili, Valerio Grutt, Daniele Mencarelli, Irene Santori.

Premio Dessì, i finalisti dell’edizione 2012

Sono sei i finalisti della 27 esima edizione del Premio Dessì scelti dalla giuria presieduta da Anna Dolfi che ha selezionato 275 opere pervenute per la Narrativa, 153 per la Poesia.

Per la Narrativa i finalisti sono: Edoardo Albinati, (nella foto) “Vita e morte di un ingegnere”, Sandro Bonvissuto “Dentro”, Salvatore Silvano Nigro “Il principe fulvo”; per la Poesia: Fabrizio Bajec “Entrare nel vuoto”, Alessandro Ceni “Parlare chiuso: tutte le poesie”, Gilberto Isella “Mappe in controluce”.

Ciascun finalista sarà premiato con 1.500 euro, mentre i vincitori delle due categorie con 5 mila euro.

Il Premio speciale della Giuria quest’anno verrà assegnato a Mogol, come figura di spicco della scena pubblica e della cultura nazionale. Milena Vukotic, Lella Costa, Simone Cristicchi, Luca Telese, Massimiliano Verga, Fabio Genovesi, sono, invece, alcuni degli ospiti della manifestazione in programma a Villacidro (Medio Campidano) dal 18 al 23 settembre prossimi. La cerimonia di premiazione si svolgerà domenica 23 settembre a partire dalle 18:00. Continua a leggere

Elio Pecora, “Per il verso giusto” (I poeti su Radio Uno)

Elio Pecora, è nato nel 1936 a Sant’Arsenio, un piccolo paese in provincia di Salerno, è il poeta protagonista della puntata dell’11 luglio 2012 di “Per il verso giusto”, incontri con i poeti contemporanei, (in onda tutti i mercoledì dalle 5:40 alle 6:00 su Radio Uno), un programma ideato e condotto da Luigia Sorrentino per Radio Uno.
Ha trascorso a Napoli una lunga adolescenza. Ha pubblicato una notevole quantità di libri di poesie, romanzi, saggi critici, una biografia del poeta Sandro Penna. Dirige la rivista ‘Poeti e Poesia’. E’ assolutamente convinto che gli italiani leggono poca poesia perché hanno paura di guardare in se stessi, di vedere ciò che realmente sono. “La poesia viene vista come qualcosa di lontano… – afferma Pecora  – come qualcosa di spaventevole, di difficile… E invece alla poesia bisogna abbandonarsi, come dicono i musicisti parlando della musica.”

Qui sotto “Per il verso giusto” Incontri con i poeti contemporanei di Luigia Sorrentino
Radio Uno, puntata dell’11 luglio 2012 con Elio Pecora

[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/06/eliopecora_28062012.mp4[/flv]

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Detenuti e poeti, trenta poesie che parlano d’amore

Trenta poesie che parlano di amore, affetto e speranza. Trenta componimenti scritti dagli alunni (detenuti e detenute) del laboratorio di poesia della Casa di Reclusione di Bollate (Milano), sono raccolte nell’antologia “Sono i miei occhi” (Ed. La Vita Felice, 80 pagine, 12 euro) che verrà presentata sabato 16 giugno 2012 a Milano, a Palazzo Marino. Il titolo è il primo verso di una poesia scritta da un ragazzo di nazionalità marocchina. Il laboratorio va avanti da sei anni. Il tema che emerge maggiormente nei versi dei detenuti è la mancanza di affettività, sia familiare che amorosa.

Alla presentazione interverranno alcuni degli autori delle poesie e il sindaco Giuliano Pisapia, che ha curato la presentazione del volume.

Il laboratorio di poesia si tiene ogni sabato dalle 9.30 alle 13:00 e gli iscritti sono una trentina, tra i 25 e i 64 anni, tra i quali cinque donne. Provengono da tutti i reparti e una decina hanno origini straniere. Continua a leggere

‘InVerse’, Italian Poet in translation

Mercoledì 13 giugno alle ore 20:00, la JOHN CABOT UNIVERSITY dà il via alla Settima edizione di ‘InVerse’, Italian Poet in translation.

L’evento si terrà mercoledì 13 giugno, alle ore 20.00, presso il ‘Marc and Peggy Spiegel Student Center’, Lungotevere Sanzio 12, si svolge nell’ambito dei festeggiamenti per il 40^ anniversario della nascita della John Cabot University.

Saranno presenti tra gli altri,  Maria Teresa Carbone e Tommaso Ottonieri che presenteranno l’antologia ‘Inverse 2012′.

L’antologia di quest’anno pubblica anche due poesie di Andrea Zanzotto: ‘Amori Impossibili’ e ‘Dirti natura’ per la prima volta tradotti in inglese.

Durante la serata, sarà proiettato il video ‘Traces’ di Leonardo Gervasi, con la colonna sonora di Massimo Falascone, produzione Sottovuoto-Milano. Continua a leggere

Patrizia Valduga, video-intervista

Video-intervista a Patrizia Valduga
a cura di Luigia Sorrentino

Patrizia Valduga, (qui accanto nella foto di Dino Ignani) ospite del Festival Internazionale di Roma “Letterature” 2012, ha rilasciato un’intervista a Luigia Sorrentino nella quale oltre a parlare del suo nuovo libro di poesie, “Il libro delle Laudi”, dedicato a Giovanni Raboni, esprime anche una particolare caratteristica dell’essere poeta: l’ipersensibilità dell’udito, che non può essere qualcosa che riguarda il cuore, o – come dice la Valduga – la pancia. La poetessa, inoltre, sostiene con la sua inconfondibile passione, che la condizione primaria del poeta è quella di amare la propria lingua.

Roma, 22 maggio 2012, Festival Internazionale di Roma “Letterature” (Basilica di Massenzio)
Video-Intervista di Luigia Sorrentino, Montaggio di Tiziana Benni

[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/05/valduga_28052012.mp4[/flv]
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La poesia a Massenzio

Liriche e performance in versi animeranno domani sera la grande basilica del Foro Romano. E’ la serata di Massenzio Poesia “Da un secolo all’altro” per l’XI edizione del festival Internazionale di Roma. Partecipano 10 poeti che leggeranno i loro versi sulla scia delle voci di altrettanti maestri del secolo scorso. Silvia Bre, Maria Grazia Calandrone, Patrizia Cavalli, Claudio Damiani, Milo De Angelis, Vivian Lamarque, Valerio Magrelli, Antonio Riccardi, Patrizia Valduga e Valentino Zeichen si ispirano infatti ai grandi Giovanni Raboni, Mario Luzi, Luciano Erba, Alda Merini, Attilio Bertolucci, Edoardo Sanguineti, Andrea Zanzotto, Raffaello Baldini, Giovanni Giudici, Elio Pagliarani. Continua a leggere

Al via a Milano la rassegna letteraria “El dia negro”

L’ultima volta che sono arrivato a Roma c’erano 1.600 persone ad aspettarmi. Ovviamente, mi avevano confuso con Stieg Larsson: il cognome è lo stesso ma lo scrittore è diverso“.

Ha usato l’arma dell’ironia Bjoern Larsson (nella foto a sinistra) per parlare del suo rapporto con il pubblico italiano e colpire l’attenzione dei presenti al primo appuntamento di El dia negro. La rassegna letteraria dedicata alla giallistica, organizzata dall’Università Cattolica, è cominciata oggi e lunedì porterà a Milano Luis Sepulveda, (nella foto sotto). Continua a leggere

Poeti TRAleVOLTE, Carlo Bordini

Il sesto incontro di poeti TRAleVOLTE è con Carlo Bordini, (nella foto di Dino Ignani).
L’appuntamento è per giovedì 3 maggio 2012 alle ore 18.30 a Piazza di Porta San Giovanni 10, Roma.

Carlo Bordini è stato ricercatore di storia moderna presso l’università di Roma “La Sapienza”. Ha esordito come poeta nel 1975, con un libro ciclostilato in proprio, Strana categoria, cui Continua a leggere

Video-intervista a una… blogger

[flv]http://www.rainews24.it/ran24/clips/2012/04/luigia_sorrentino.mp4[/flv]

Video-Intervista su Letteratura Rai Educational a Luigia Sorrentino, blogger, di Elena Buia in web stories www.letteratura.rai.it (in Home Page per tutta la settimana, da oggi, 23 aprile fino a domenica 29 aprile 2012).
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Poeti al Circeo

Venerdì 27 aprile 2012, a San Felice Circeo, si terrà la prima edizione di Poeti al Circeo, in collaborazione con Rai Educational.

Partecipano: Corrado Calabrò, Martha Canfield, Ennio Cavalli, Erminia Passannanti, Plinio Perilli e Luigia Sorrentino.

Voci recitanti Brunella Caputo e Davide Curzio.

All’artista Federica Petri verrà consegnato il Premio Simpatia – Gli Amici del Mare 2012.

Coordina l’incontro Eugenio Saputo.

“Con questa importante iniziativa letteraria – ha dichiarato Eugenio Saputo – il Circeo ritorna alle sue grandi tradizioni culturali. Siamo fieri di poter ospitare alcuni tra gli autori più rappresentativi della poesia contemporanea. Per Francesco Agresti si tratta di un vero e proprio ‘ritorno a casa’ dopo le passate edizioni de La Cultura del Mare.


27 aprile 2012 ore 18:00 Hotel Maga Circe, San Felice Circeo.

L’Italia protagonista del Lagos Black Heritage Festival

Si alza il sipario sul ‘Lagos Black Heritage Festival’, uno degli appuntamenti artistico-culturali più in voga della Nigeria, seconda economia e Paese-guida per lo sviluppo sociale dell’intero continente. Il Festival 2012, che
la Nigeria annualmente organizza in partnership con un’altra nazione con la quale ha sviluppato affinità culturali, avrà come partner proprio l’Italia.

Per una settimana, a partire dal 3 aprile e fino al 9 aprile 2012, manifestazioni, mostre di foto, quadri, design, e anche musiche, balli, teatro, incontri letterari con poeti, scrittori e artisti dei due Paesi convolti, si svolgeranno per sviluppare i temi dell’interculturalità, diaspora, migrazione. Il tutto si svolgerà a Lagos, la capitale economica e la più grande metropoli della Nigeria, una città ricca di contraddizioni e contrasti, che accoglie contemporaneamente, per fare un esempio, la maggior concentrazione al mondo di milionari e uno dei più alti tassi di povertà dell’Africa.
Nella foto Wole Soyinka, il più famoso autore africano nel mondo, è il direttore artistico del Festival. Continua a leggere

Presentazione, “Da mani mortali”

Appuntamento

Alla libreria Koob martedì 28 febbraio, ore 18.30, Concerto di poesie in occasione della pubblicazione della raccolta “Da mani mortali” Mondadori, 2012 (12 euro) di Biancamaria Frabotta.

“Sono come le pulci, i poeti/ acquattati nel pelo del mondo”.

Letture di Biancamaria Frabotta guidate da Carmelo Princiotta.

Via Luigi Poletti 2 (Piazza Mancini)

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Il libro
Con il passare del tempo e dei libri, la poesia di Biancamaria Frabotta tende a farsi sempre più umanamente saggia e pacata, sempre più amica e aperta. Lo si vede nella solida compostezza della pronuncia, nella capacità matura di saper conciliare il proprio sentimento dell’esistere con lo sguardo critico della ragione. Continua a leggere

Franco Buffoni vince il Premio “Giuseppe Giusti”

Franco Buffoni (nella foto di Dino Ignani) con Roma (Edizioni Guanda), sua ultima raccolta poetica, ha vinto la XXI edizione del Premio Letterario Giuseppe Giusti. Per l’opera prima è stata scelta “Conoscenza del vento” (Giuliano Ladolfi Editore), di Marco Bini, 28 anni di Vignola.

La cerimonia di consegna dei Premi Giusti si terrà venerdì 24 febbraio a Monsummano Terme (Pistoia), al Teatro Yves Montand con inizio alle ore 16. La giuria del, dopo un attento ed accurato esame di tutte le opere presentate, ben 96 provenienti da tutta Italia e dall’estero, ha deciso di assegnere il premio per la poesia edita a Franco Buffoni, sottolineando come il libro vincitore fa di lui uno dei maggiori poeti italiani contemporanei. Durante la stessa cerimonia sarà consegnato il Premio Giusti per la satira al cantante Elio, al secolo Stefano Roberto Belisari, l’eclettico personaggio (autore, commentatore, scrittore, musicista) universalmente noto con lo pseudonimo che, insieme a Le Storie Tese da’ il nome alla band milanese.

Sondaggio: La lingua delle canzoni è poesia?

Roma, 8 febbraio 2012
a cura di Luigia Sorrentino

La lingua delle canzoni, secondo voi, può essere definita poesia? E che differenza c’è tra poesia e canzone?

Molti poeti sorridono all’idea che i cantautori passino, nel linguaggio comune, come ‘poeti’…

Francesco De Gregori non ne fa mistero: ancora una volta lo ha precisato:  (n.d.r. 26 gennaio 2012 a ‘Ritratti di poesia”) “Le canzoni non sono poesie” ha affermato il cantautore, “e io non mi sento un poeta”.

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Sondaggio:
1. Le canzoni hanno valore letterario. Perché?
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2. Le canzoni non hanno valore letterario. Perché?
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3. Non lo so, ma mi interessa questo argomento.
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Addio alla Szymborska, la ‘Mozart’ della poesia

Addio a Wislawa
a cura di Luigia Sorrentino

Si è spenta Wislawa Szymborska, una voce unanimamente riconosciuta tra le più significative nel panorama della letteratura mondiale del secondo Novecento.

La notizia della sua morte ha cominciato a circolare su facebook e su altri social network, intorno alle 22:00 del 1 febbraio 2012,  per poi essere confermata dall’Istituto polacco di Roma e dall’agenzia Ansa alle 22:13:51.
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Con non poca commozione riperendo questa sua riflessione sulla poesia: “Il poeta oggi è spesso scettico e diffidente… malvolentieri dichiara in pubblico di essere poeta – quasi se ne vergognasse: nella nostra epoca chiassosa è molto più facile riconoscere i propri difetti, perché sono visibili. Molto più difficile riconoscere le qualità, finché esse sono tenute nascoste.”
Wislawa Szymborska 
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Pierluca D’Amato, Haiku Occidentali

Nello scaffale
(I poeti nati negli anni Novanta)
a cura di Luigia Sorrentino

Haiku occidentali di Pierluca D’Amato, Edizioni Orientexpress (euro 7,00).

Pierluca D’Amato: “La mia scelta di comporre haiku all’occidentale è il risultato della scelta di rappresentare immagini e sensazioni così come esse vengono percepite: libere da mediazioni, da gabbie di sorta, capaci d’espandersi, come di restare inosservate, e sempre infine di perdersi negli sterminati campi del-non-essere-più.”

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La poesia entra nel Museo Archeologico di Napoli

Per iniziativa del Servizio Educativo della Soprintendenza ai Beni archeologici di Napoli e Pompei, domenica 27 novembre 2011,  per un solo giorno, le icone del passato, (statue, vasi, mosaici, affreschi), condivideranno, al Museo Archeologico di Napoli, la scena con numerosi poeti napoletani che hanno liberamente scelto il proprio alter ego della classicità. Nelle sale del museo i poeti napoletani installandosi  presso le opere esposte, metteranno la loro voce nello spazio. Michele Sovente, (nella foto), il poeta scomparso lo scorso 26 marzo, sarà letto dall’amico Silvio Perrella, presidente della Fondazione Premio Napoli. Stelio Maria Martini sarà presente in video e con una sua opera e qualcuno farà intervenire un artista contemporaneo (Monica Biancardi) o un musicista (Carlo Faiello). L’altro io potrà essere, nei versi, anche tutto ciò che è altro da sé: la natura, il fratello, il nemico, il diverso, lo straniero, il contrario, la persona che ci completa.

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