Tommaso Di Dio, (senza titolo)

(Tommaso Di Dio/ credits ph. Dino Ignani)

Provo a parlare con te; provo
ad entrare.

Attraverso la luce del sole
a settembre, di sera, quando sta
fra il verde degli alberi e il vento.
Attraverso lo schermo del cellulare
attraverso la pressione
del piede sul fango oppure con l’alzare delle braccia
con la nuvola
che evapora dalla schiena dei cavalli.

Tutto questo sei tu, in questo mondo testo.
E mi parli attraverso
le lettere infinite dei poeti e la bocca di uno
spalancato paesaggio. Infine, sopra dovunque io scriva
tu di fretta scrivi questa scritta: dove hai amato
troverai un ostacolo; una porta, poi
un gradino. Scenderai
passo dopo passo. Lì
noi parleremo.

Tommaso Di Dio, (senza titolo)


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Tommaso Di Dio

Tommaso_didio_fotoFor we are old
And passion hath died for us a thousand times
But we grew never weary.
Ezra Pound

 

Dentro il giorno. Fare.
Lavorare correre, prosciugare
il vento sulle labbra e berlo, nuovamente
succhiando le nocche delle tue mani
e le pietre che porti nelle orbite
del tuo giovane viso.
Perché abbiamo detto che moriremo
e che saremo vecchi come il vento
le isole, le strade che si gettano
nei garage pieni di motorini e di scatole.
Moriremo perché siamo già vecchi
perché siamo giunti infine
attraverso lungo silenzio e nebbia
e ridere e rabbia al luogo esatto
della nostra età. E questa notte
tu credi che sia già vecchia ma è una bugia
è una bugia è una bugia
è giovane è la prima primordiale notte enorme
della vita; dove cadono stelle
nelle pozze di fuoco e crollano
montagne oceani crateri, sterminando
centinaia di specie d’animali impossibili come sogni
che non sono stati mai
vivi come noi, per un attimo bugiardo
e vero come la pece.

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