Letture
a cura di Luigia Sorrentino
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In Prisca Agustoni la poesia nasce come atto d’ascolto interiore, o meglio, come risultato di un movimento di attenzione, come se questa capacità scaturisse da un organo nascosto. Si tratta di uno stato d’allerta, nel quale sia la sensibilità che la riflessione partecipano per catturare i minimi particolari che poi saranno trasfigurati in immagini, silenzi, suoni. Inizialmente, la poesia nasce da una domanda rimasta aperta, come un vettore che circola in aria senza trovare mai riposo. La riflessione interviene appunto per dare parole essenziali e precise a questo vano aperto nella sensibilità.
Giuliano Ladolfi Editore (Zaffiro) 2013, euro 12,00
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Prisca Agustoni (Lugano, 20 maggio 1975) è una scrittrice e poetessa svizzera. Dopo la laurea in lettere ispaniche e filosofia e il master in “Studi di genere” all’Università di Ginevra, nel 2002 si Continua a leggere