Quando quaranta inverni faranno assedio alla tua fronte
Quando quaranta inverni faranno assedio alla tua fronte
Scavando trincee fonde nel campo della tua bellezza,
L’imponente livrea dell’ammirata giovinezza
Sarà ridotta a uno straccio d’abito tenuto in poco conto:
Se allora si chiedesse dove la tua bellezza giace,
Dove tutto il tesoro dei giorni caldi di vigore,
Dire: nei tuoi propri occhi infossati profondamente,
Mostrerebbe con indiscreta lode, ingiuria implacabile.
Ma quale lode ispirerebbe la tua bellezza logora
Se tu potessi replicare: “Questo mio ragazzino,
Assolverà il mio debito, scusabile farà ch’io invecchi”,
La sua bellezza dimostrandosi, per successione, tua!
Sarebbe il tuo rinnovamento quando già sarai vecchio,
Vedresti il tuo sangue ardere quando già ne sentirai il gelo.
William Shakespeare
(Traduzione di Giuseppe Ungaretti) Continua a leggere