In questo libro di Guido Monti c’è l’emozione forte, vibrante, di chi vive dentro le cose, nella realtà inquieta e insoddisfacente, nella quotidianità semplice, con l’occhio della mente coinvolto nel passato, vivendo già oltre un tempo troppo rapidamente perduto. Ne viene una poesia di non comune forza e compattezza materica, in un “cozzare di materia su materia” che è il segno del nostro esserci più autentico, e dunque non acritico, non totalmente assorbito dai meccanismi del tempo, in un’epoca di “espansa modernità”.
Venature forti, ben visibili, di poesia civile, dunque, senza scivolare nell’ideologia, bensì verificando di persona, prendendo spunto da una realtà dalla quale emergono numerosi personaggi, figure ruvide di antieroi, che hanno in sé la portata dei mutamenti d’epoca, ma che poi possono diventare piccole immagini e caratteri vivi di una memoria che tende a decantarne la fisionomia, fino a “infiabarli”. Del resto, Monti è capace di esprimersi su registri diversi, con dolcezze di lievità infantile, che conferiscono un senso di speranza e apertura in un mondo popolato dalla vita meccanica dei manager a fronte di sempre vari e presenti “cortei dei poveri”. Continua a leggere
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Anna e Rosaria Corcione
IL LUOGO DEGLI EVENTI
di Luigia Sorrentino
Anna e Rosaria Corcione, di origine napoletana, sono attive in campo artistico dal 2003. I loro lavori vivono in una metodologia duale: da un lato, guardando le loro opere, si avverte la necessità di un’arte che vuole documentare la realtà, dall’altro, si osserva il desiderio di creare uno smembramento, una frammentazione, del reale. Questa opposizione, realtà-frammentazione del reale, diventa il tratto caratteristico dei loro manufatti realizzati con tecnica mista: disegni, sculture, installazioni, pitture, che sollevano figure allusive, arcaiche, con paesaggi spazzati da movimenti di ali, in una visione tridimensionale che esplora la materia.
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Renato Mambor, "Atto Unico"
Arte e poesia
a cura di Luigia Sorrentino
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Scenari mentali di figurazioni enigmatiche sospese tra arte e vita, finzione e realtà
di Silvana Lazzarino
Oltre il significato dei contenuti espressi dalla Pop- Art, oltre il senso del concettuale, orientata a scandire un rapporto metalinguistico tra parole, immagini, cose e persone, l’arte di Renato Mambor, tra i protagonisti più originali e interessanti del gruppo della Scuola di Piazza del Popolo, coglie con stile innovativo e dirompente il senso profondo della realtà contemporanea, sempre più tecnologica e sofisticata in cui l’uomo agisce spesso per automatismi. Continua a leggere
Trinacria Park, di Massimo Maugeri
Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino
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TRINACRIA PARK: un romanzo “politico” sulla linea di “Rumore bianco” o “Underworld” di Don DeLillo
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di Maria Attanasio
Ho letto “Trinacria Park” di Massimo Maugeri (edizioni e/o) con grande interesse, profondamente coinvolta da una narrazione che, pagina dopo pagina, diventa sempre più accelerata e appassionante fino all’imprevedibile e spiazzante conclusione finale; una strutturazione narrativa, che non si chiude nel recinto di un genere, ma tanti ne attraversa e felicemente li sintetizza: dalla connotazione fortemente psicologica dei personaggi, tutti ben profilati e caratterizzati, alla tensione quasi da giallo della parte finale del libro, alla lucida e acuminata analisi dei santuari neri del potere in una società, in cui diventa sempre più difficile distinguere l’intreccio perverso tra apparire ed essere, reality e realtà, finzione e verità. Continua a leggere
Ryszard Krynicki, & video
Nello scaffale, Ryszard Krynicki
a cura di Luigia Sorrentino
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Ryszard Krynicki è uno dei massimi poeti polacchi contemporanei. La sua famiglia fu deportata in un campo di concentramento negli anni Quaranta. Krynicki è infatti nato nel 1943 nel lager Windberg, in località Sankt Valentin, in Austria, dal quale fu portato via solo con la Liberazione, avvenuta nel 1945. Krynicki vive a Cracovia ed è oggi un importante editore e traduttore. I suoi esordi sono legati al movimento Nowa Fala (Nuova Ondata) di cui fecero parte autori accumunati da uno sguardo critico e lucido sul regime. Negli anni 1976-1981 la pubblicazione della sua opera fu vietata dalla censura. Nel 1988 Krynicki ha fondato la casa editrice a5 che pubblica poesia contemporanea. Ha tradotto in polacco tra gli altri, Benn, Brecht, Nelly Sachs e Paul Celan.
Il video dell’intervista a Ryszard Krynicki di Luigia Sorrentino
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=7uFAOVMPCWo[/youtube]
“Poeti da riscoprire”, Sergio Corazzini
Progetto editoriale ideato e curato da Fabrizio Fantoni
con la collaborazione di Luigia Sorrentino
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QUANDO LA POESIA CREA UNA NUOVA REALTA’
La topografia interiore di Corazzini
di Marco Testi
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Il 17 giugno 1907 moriva a Roma Sergio Corazzini. La sua precoce scomparsa -aveva 21 anni- ha certamente contribuito a creare il mito del cantore della propria morte, del predestinato, del toccato dal fato. Di più: il cosiddetto crepuscolarismo ha trovato in lui la concretizzazione più radicale, perché nel poeta romano vita e arte si sono fuse in un groviglio impossibile da districare.
Se in Gozzano, altro predestinato, coscienza della fine e “mestiere” hanno creato -per scelta consapevole- una sorta di distanziamento poematico, attraverso il quale lo scenario esistenziale veniva contaminato da un procedimento parodico, che dissimulava con l’ironia l’impatto del male, in Corazzini Continua a leggere
Nessuno e niente scompaia, No one and nothing disappears
Arte e Poesia
a cura di Luigia Sorrentino
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Giovedì 13 dicembre 2012 ore 19.00 1/9 unosunove (Roma, Palazzo Santacroce, Via degli Specchi, 20) presenta la mostra Nessuno e niente scompaia a cura di Raffaele Gavarro, con Raffaella Crispino Bruna Esposito, Fabio Mauri, Valerio Rocco Orlando, Eugenio Tibaldi.
Opening 12 dicembre 2012 ore 19:00 (fino al 16 febbraio 2013). Continua a leggere
Giacomo Leronni, Le dimore dello spirito assente
Nello scaffale, Giacomo Leronni
a cura di Luigia Sorrentino
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E’ uscito “Le dimore dello spirito assente” di Giacomo Leronni, Puntoeacapo Editrice, 2012.
Qui di seguito l’introduzione al libro di Massimo Morasso.
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L’IMPAVIDA POESIA DEI MINIMI SPAZI
Occorre fare attenzione, oggi più che mai. I poeti che “raccontano la realtà” sono di moda. Continua a leggere
In memoria di te, Edoardo Cacciatore
Appuntamento
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In occasione del centenario della nascita di Edoardo Cacciatore domenica 18 novembre 2012 dalle 10:30 alla casa di Keats a Roma, (Keats-Shelley House) di Piazza di Spagna, 25, testimonianze di: Giorgio Patrizi, Olga Recchia, Ruggero Savinio.
Intervengono: Annelisa Alleva, Luca Archibugi, Carlo Bordini, Silvia Bre, Maria Grazia Calandrone, Marco Caporali, Francesco Dalessandro, Tommaso Ottonieri, Stefania Portaccio, Luigia Sorrentino.
Seguirà una visita del museo e rinfresco. Continua a leggere
Nadia Agustoni, “Per il verso giusto” (I poeti su Radio Uno)
Nadia Agustoni è il poeta protagonista della puntata del 15 agosto 2012 di “Per il verso giusto”, incontri con i poeti contemporanei, (in onda tutti i mercoledì dalle 5:40 alle 6:00 su Radio Uno), un programma ideato e condotto da Luigia Sorrentino per Radio Uno.
E’ nata a Bergamo, dove vive, nel 1964. Lavora in fabbrica, alle presse. Da vent’anni pubblica libri di poesie, usciti in plaquettes e con piccoli editori. La diffusione della sua poesia ha però avuto un percorso difficile come spesso accade a chi non ha un editore forte alle spalle. L’avvento del web e della rete l’ha un po’ tolta dall’isolamento, ma resta una persona appartata, solitaria, un outsider. Avrebbe voluto pilotare aerei, ma la sua forte miopia glielo ha impedito.
Il percorso poetico di Nadia Agustoni è iniziato negli anni Novanta. Lei si definisce un’autodidatta, perché non ha terminato le scuole superiori per problemi familiari. Il suo libro più significativo è uscito nel 2009, Taccuino nero (Le voci della luna editore), nel quale Nadia parla degli effetti che produce su corpo e mente la realtà totalizzante del lavoro in fabbrica.
Qui sotto “Per il verso giusto” Incontri con i poeti contemporanei di Luigia Sorrentino
Radio Uno, puntata del 15 agosto 2012 con Nadia Agustoni.
[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/07/sorrentino-nadia-agustoni-1.mp4[/flv]
Claudio Damiani, video-intervista
Claudio Damiani (nella foto di Dino Ignani), è insegnante e poeta. E’ nato nel 1957 a San Giovanni Rotondo ma vive a Roma dall’infanzia. Luigia Sorrentino lo ha incontrato in occasione del Festival Internazionale di Roma “Letterature”, nell’unica serata dedicata ai poeti, il 22 maggio 2012. Damiani, in questa intervista rilasciata a Luigia Sorrentino, interrogato su Orfeo – il poeta per eccellenza – dice di essere anche lui molto vicino a quel ragazzo che ha perduto la sua Euredice e che finisce la sua vita dilaniato, “fatto a pezzi” dalle baccanti, e magiato da tutti. Un mito sempre molto attuale – dice Damiani che dimostra che la poesia appartiene a chiunque. E, a tal proposito, cita Alda Merini: “la poesia è un corpo universale”. I poeti più vicini a Claudio Damiani? Gli Antichi Maestri: Petrarca, Pascoli, i poeti latini, dell’età d’oro, e i poeti della tradizione orientale. “Vicini più di quelli contemporanei aggiunge Damiani, perché “la poesia tocca corde profonde. Può anche parlare di attualità, ma deve il poeta deve rendere l’attualità emblematica.”
Video intervista e montaggio di Luigia Sorrentino
[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/06/claudio-daminani.mp4[/flv]
“La battaglia delle ciliegie”
E’ in libreria “La battaglia delle ciliegie” di Günther Anders edito da Donzelli (2012). Nel libro l’autore racconta in prima persona la sua storia d’amore con Hannah Arendt. «Ho conquistato Hannah a un ballo grazie a un’osservazione fatta danzando in cui affermavo che l’amore è quell’atto attraverso il quale l’a posteriori, ovvero l’altro incontrato casualmente, viene trasformato in un a priori della propria vita. Questa bella formula non ha però trovato conferma».
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IL LIBRO
Ogni tanto nella storia si combinano strane costellazioni di eventi e incontri. A guardare indietro, con gli occhi smaliziati di chi sa com’è andata a finire, sembrano quasi impossibili. Così nel 1925, in quella Germania che è ancora il cuore della cultura europea, ma sta rapidamente correndo verso il baratro della catastrofe nazista, Günther Anders, fresco della sua dissertazione con Edmund Husserl, e la giovane studentessa di filosofia Hannah Arendt si conoscono a Marburgo, dove seguono entrambi il seminario di Martin Heidegger sulla Critica della ragion pura. Si incontrano di nuovo solo nel 1929, questa volta a Berlino, in occasione di un ballo in maschera. Si sposeranno subito dopo, precipitosamente, per separarsi poi già nel 1937. Lei avrebbe in seguito ricordato il matrimonio con Günther come la fuga dal grande e impossibile amore della sua giovinezza, quello per Martin Heidegger. Per Günther, invece, Hannah sarebbe sempre rimasta il primo, forse l’unico vero amore di tutta una vita. Continua a leggere
Giampiero Neri, ‘Paesaggi inospiti’
Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino
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Vi propongo oggi la recensione di Fabrizio Fantoni scritta per Poeti e Poesie, la rivista diretta da Elio Pecora, sui Paesaggi inospiti di Giampiero Neri (Lo Specchio)Mondadori.
La poesia non invecchia. Non è mai troppo tardi per parlarne, soprattutto se si tratta di un poeta singolare e appartato come Giampiero Neri. Dice bene Maurizio Cucchi nella quarta di copertina: “C’è un grande, maestoso silenzio che avvolge questi Paesaggi inospiti. Una scena che è in prevalenza quella di una natura in cui possiamo osservare il volo e l’ombra, la rapida intelligenza animale, l’impassibile economia che la governa.” Una natura – scrive Fantoni – segnata da una oscura ed incombente minaccia che grava sulla vita delle creature che la popolano”.
Festivaletteratura, Salmòn e il concetto di “realtà”
Tra gli eventi del festivaletteratura di Mantova 2011 (dal 7 all’11 settembre) l’incontro con lo scrittore Ricardo Menendéz Salmòn (nella foto di Maria Luisa Sevariano) con Marco Malvaldi.
Salmòn è uno dei romanzieri spagnoli del XXI secolo che godono di una buona attenzione da parte della critica. Uno scrittore capace di creare romanzi apparentemente “facili” – brevi, con trame che colpiscono – che a un esame soltanto un poco più attento si rivelano estremamente densi e carichi di profonde riflessioni.
Nel suo ultimo libro, “Il correttore”, edito da Marcos y Marcos, accanto alla storia degli attentati di Madrid dell’11 marzo 2004, c’è una forte indagine sul concetto di realtà. Continua a leggere
MACRO, Beatrice Pediconi e Roberto De Paolis
MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma – presenta al pubblico (fino al 16 maggio 2011) le opere di due giovani artisti italiani, Beatrice Pediconi e Roberto De Paolis, che utilizzano il mezzo fotografico per indagare la natura fragile e precaria delle figure e dei soggetti catturati dai loro scatti, presenze che trovano una loro collocazione nello spazio solo nella misura in cui nello spazio si perdono formalmente. Continua a leggere
Alessandra Giovannoni, In cammino
“Alessandra Giovannoni. In cammino” (dall’11 marzo all’8 maggio 2011 al Museo Carlo Bilotti all’Aranciera di Villa Borghese di Roma) è il titolo della personale dell’artista il cui nome figura tra i protagonisti di quel ritorno alla pittura che ha, come soggetto privilegiato, la città, il paesaggio, la realtà che ci circonda.
La mostra riunirà, per la prima volta, alcuni dei principali lavori eseguiti dalla Giovannoni, 30 oli di grandi e piccole dimensioni, e che rappresentano il suo sguardo poetico sulla Roma che percorre nelle sue passeggiate giornaliere da casa fino a Villa Borghese attraversando Porta Pia, Via Nomentana, il Quirinale, Piazza del Popolo. Saranno esposti anche alcuni acquarelli, carte, taccuini e appunti della pittrice. Saranno esposti tre grandi trittici raffiguranti Piazza del Popolo, il Parco dei Daini, La Fontana tonda di Villa Borghese, quest’ultimo realizzato appositamente per la mostra.
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Opere Inedite, Lucianna Argentino
<< Era il luglio del 1977. All’esterno avevo la distesa del mare, il suo paesaggio immenso, le sue onde e il loro canto incessante. Dentro avevo mareggiate, ero contesa tra l’adolescenza e l’età adulta.>> Lucianna Argentino, mi scrive che a quindici anni era già in rapporto ‘di confidenza’ con la scrittura attraverso un diario su cui quotidianamente scriveva di se stessa. Lucianna racconta: <<fu facile esprimere su un foglio bianco il mio disagio, farne un luogo in cui poter essere me stessa, un’estensione di me dove nessuno sguardo mi giudicava. Poesia come alleanza tra corpo e anima. Fu facile come gesto in sé e fu difficile perché ciò che dentro premeva chiedeva parole diverse, parole che erano come uno strappo, uno schiaffo e nello stesso tempo come un’ abbraccio, una carezza; parole che sgorgavano da un luogo sconosciuto da cui una voce carica di ombre mi chiamava. Fu l’inizio di un affascinante cammino. Ed è aggirandomi tra quelle ombre che ho continuato a frequentare la poesia, lottando con esse e per esse, portando alla luce il carico di verità che in esse è racchiuso e da cui trarre senso nell’apparente “non senso” che spesso avvolge la realtà delle cose e delle persone e il linguaggio poetico stesso. >>
di Lucianna Argentino