Riccardo Emmolo, “Ti parlo”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Riccardo Emmolo “Ti parlo” Moretti & Vitali

Nota critica di Giuseppe Traina

Ci sono libri di poesia italiana che taluni poeti hanno voluto dedicare al ricordo della moglie (o compagna) morta. Nell’archetipo degli Xenia Montale optò per la valorizzazione del ricordo d’una minuta quotidianità che, in fondo, si risolveva in prosopopea dell’io lirico abbandonato dalla donna amata. Diversa la scelta di Lucio Klobas, in Giorni contati (1994), libro pur sempre caratterizzato dal verso prosastico e però risolto nella dimensione (fittizia perché postuma) del dolente diario-microstoria d’un amore e d’una malattia. Analoga, nell’opzione cronachistica, la soluzione di Milo De Angelis in Tema dell’addio (2005) e però giocata, a livello stilistico, su stridenti contrasti fra “alto” e “basso”, fra strazio e pietà.

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