Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino
Pubblico con piacere questa Nota sulla Poesia scritta da Antonio Spagnuolo, medico e poeta che ho conosciuto quando ero studentessa e vivevo con la famiglia a Torre del Greco. Tra gli scaffali di una delle numerose librerie di Napoli, a Port’Alba, avevo infatti trovato alcuni suoi libri di poesia. In quegli anni ponevo molte domande. Leggevo ‘L’amor fou’ di André Breton e mi chiedevo: ‘Come si è imparato il proprio nome? Al sole? Da dove viene la notte?’
“Nel grande serbatoio del rimosso si scoprono tutte le implicazioni dell’esperienza dell’io, sociale e storica, tanto che il raccordo tra privato e pubblico si mantiene praticabile ed efficace ai livelli più profondi e forse decisivi per una comprensione e distinzione da altro orizzonte, ove l’immaginazione si isola e si contestualizza in alchimie deformanti.