Milo De Angelis, su Giovanna Sicari
Progetto editoriale ideato e curato da Fabrizio Fantoni con la collaborazione di Luigia Sorrentino
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Compito e vigilia
di Milo De Angelis
“Una visione che ci comanda” scrive Giovanna nel suo ultimo libro¹. Ecco, sentire il dominio della visione, venire comandati, non potersi sottrarre, essere inchiodati a quel compito di scrivere. Era questo il suo destino. La poesia costituiva per lei una via obbligata. Non esistevano scappatoie o alternative. Non esistevano nemmeno vie laterali in cui poter sostare e prendere fiato. Solo quella, la strada. Sempre e solo quella. Giovanna non aveva altri modi espressivi. Scrivere una lettera, una cartolina o un SMS era per lei un supplizio, una cosa contro natura. Lo faceva con lo sguardo rassegnato e riluttante dell’animale costretto a forza. Ma quando scendeva su di lei la voce della poesia, ogni fibra del suo essere riprendeva luce e vigore. Era un rito. Continua a leggere