Tanti auguri, Cormac! Aspettando “The Passenger”

Cormac McCartey/ ph. APF

NOTA DI ALBERTO FRACCACRETA

 

Il 20 luglio 2021 Cormac McCarthy ha compiuto 88 anni, probabilmente nella sua casa a Santa Fe, New Mexico. Almeno dal 2009 siamo alla finestra, in attesa che Cormac — Premio Pulitzer nel 2007 con La strada e candidato perenne al Nobel — ci faccia cortesemente leggere The Passenger, il suo nuovo romanzo.

Conosciamo per sommi capi anche la trama.

Siamo a New Orleans, 1980. È la storia di un fratello che ha una sorella geniale (un vero talento della matematica), da poco scomparsa. Il fratello affronta la morte della sorella ripercorrendo le trame della creatività, cercando di capire in che modo l’ingegno possa diventare un ingombro per la persona che ne è investita. Il tema di fondo è che spesso nella vita si avvera quel dittico letale di genio e sregolatezza. L’intelligenza potrebbe voler dire spreco, scialo, dissipazione. Ebbene, sappiamo queste cose sia perché una volta tanto Cormac si è sbilanciato durante (udite, udite!) un’intervista al Wall Street Journal, sia perché a causa di un errore d’archivio alcune pagine manoscritte sono finite nelle mani di Rick Wallach, un ricercatore che lavorava alle varianti di Suttree. Alla fine, McCarthy si è deciso — nell’agosto 2015 — a tenere una lettura pubblica di brevi stralci di The Passenger con il supporto del Santa Fe Institute, ente di cui è socio fiduciario. I brani sono stati letti dal presidente del SFI David Krakauer e dall’attrice Caitlin McShea. Ebbene, in tutta questa storia c’è un paradosso.

La studiosa Dianne C. Luce nell’ultimo numero del «Cormac McCarthy Journal», edito dalla Penn State University Press pochi mesi or sono, ha scritto un saggio di quindici pagine dal titolo Creatività, follia e “la luce che danza nel profondo di Pontchartrain”: scorci di The Passenger dalla corrispondenza privata di Cormac McCarthy nel 1980.

Riportiamo in traduzione l’abstract dell’articolo che ne chiarisce i contenuti: «Le lettere che Cormac McCarthy scrisse nel 1980 a Robert Coles, Deaderick Montague e John Fergus Ryan rivelano che stava lavorando a The Passenger almeno da quell’anno, quando si aspettava che sarebbe stato pubblicato dopo Meridiano di sangue (1985). Il progetto è in parte ispirato da una poesia inedita di Louis Diehl sul clarinettista jazz di New Orleans Leon Roppolo, che si dice abbia gettato il suo clarinetto nel lago Pontchartrain in un atto di suicidio artistico. Il romanzo non doveva concentrarsi su Roppolo, ma la sua origine nella poesia citata da McCarthy suggerisce che il tema tragico del potenziale creativo rovinato o non realizzato fosse centrale per il romanzo, e che inizialmente il dominio della creatività potesse essere artistico piuttosto che scientifico. Le influenze biografiche che informano l’idea di McCarthy riguardo al romanzo includono la sua familiarità con tre uomini che ha incontrato a Ibiza alla fine degli anni ’60, il falsario d’arte Elmyr de Hory e gli scrittori Clifford Irving e Leslie Garrett, i quali hanno seguito percorsi che hanno minato il loro potenziale artistico».

Insomma, The Passenger è nel cervello di McCarthy sin dagli anni Ottanta. La riflessione ruota attorno al «potenziale creativo rovinato o non realizzato». Ma se da principio il nucleo fondativo volge verso l’arte, ora — anche in virtù della presenza al Santa Fe Institute, del contatto con fisici, chimici, epistemologi e matematici (senza dimenticare che l’unico contributo saggistico di Cormac, scritto nel 2017, è dedicato all’origine del linguaggio) — l’attenzione si sposta sul versante scientifico. Ringraziamo la professoressa Luce per il suo contributo davvero chiarificatore. Continua a leggere

Laura Pariani, “La foto di Orta”

Uno dei romanzi più belli di Laura Pariani.

Maggio 1882: Friedrich Nietzsche durante il suo Grand Tour dell’Italia giunge sul lago d’Orta in compagnia della «giovane e affascinante russa» Lou von Salomé, con la madre di lei e il comune amico Paul Rée, che della giovane intellettuale è innamorato tanto quanto il più anziano filosofo.

Durante una gita sul Sacro Monte di Orta Nietzsche e Lou si appartano a lungo e di quell’episodio l’autore di Zarathustra conserverà fino alla morte una foglia, uno schizzo su carta e un biglietto con una promessa. Laura Pariani fa rivivere la storia di un amore impossibile e di un’amicizia tradita a partire dalla memoria di una foto… Continua a leggere

Gaia Formenti, “Poesie criminali”

Prefazione di Maurizio Cucchi

Un’idea già dichiarata nel titolo, un’idea quanto mai precisa sorregge quest’opera prima di una giovane poetessa: l’idea di indagare la presenza misteriosa del male e dell’orrore nell’essere umano attraverso alcuni notissimi esempi di delitti, di eventi criminali del nostro tempo, divenuti oggetto di attenzione e amplificazione mediatica. L’autrice si muove per ognuno, in estrema sintesi, su tre registri: annotazione misurata di reperti scientifici, commento lirico, didascalia che richiami il fatto di cronaca. E la cronaca stessa, dunque, la “nera”, diviene oggetto di poesia senza la minima enfasi, ma restituita con forza nella capacità di scavo e verità della poesia. Continua a leggere

Cinque suggerimenti sulla scrittura dei romanzi

 

 

jane_smiley2di Jane Smiley

 

La cosa che mi piace anzitutto ricordare della scrittura dei romanzi è un appunto che ho visto incollato al muro della stanza di un’amica all’università magistrale: «Non vi ha chiesto nessuno di scrivere quel romanzo». Quindi scrivere romanzi è una scelta: potete sempre fermarvi, sempre continuare. Siete liberi di fare tutto quello che volete. Molti romanzieri cominciano a scrivere romanzi perché sono stati fervidi lettori. Quasi tutti i romanzi, in quanto voluminosi e difficili da tenere sotto controllo, sono imperfetti. Continua a leggere

Sebastiano Vassalli, "L'oro del mondo"

l'oro_del_mondo«Viviamo per quelle poche pagliuzze di felicità che rimangono in fondo alla memoria come l’oro sul fondo della bàtea»: sulle rive del Ticino i cercatori d’oro sperano di scovare nel fiume un poco di fortuna e lo fanno accanto a bracconieri, ambulanti e barcaioli. Così, in una specie di frontiera americana alla Mark Twain, tra la città di Milano e la pianura del Piemonte, tutti tentano di voltare le spalle alle macerie del conflitto appena finito. Li osserva un giovane Huckleberry Finn padano, il protagonista dai tratti autobiografici di una storia emblematica dell’ultimo dopoguerra, quando gran parte della popolazione al nord soffre la fame, bestiario umano di opportunismi, odi, sacrifici e speranze. Torna uno dei romanzi più belli dell’autore della Chimera con un testo inedito in ricordo di Giulio Einaudi, l’editore che scelse L’oro del mondo tra gli ultimi libri voluti da lui personalmente nella non più sua casa editrice. Questa narrazione picaresca (che apre squarci su epoche e piani diversi con temi come l’eccidio di Cefalonia e i compromessi dell’industria culturale e letteraria) va alla ricerca del carattere nazionale degli italiani individuato nelle contraddizioni di quegli anni quando il Paese è ancora diviso e invischiato tra fascisti e antifascisti anche se «il limite tra il giusto e l’ingiusto non è mai cancellato». Continua a leggere

Fabio Ciriachi, "Uomini che si voltano"

 
uominiA Roma, sabato 13 dicembre 2014, presentazione del romanzo di Fabio CiriachiUomini che si voltano” (Coazinzola Press, 2014). Intervengono all’appuntamento presso Empiria (Via Baccina, 79), Massimo Barone e l’autore.
SINOSSI
Un lungo viaggio nella storia degli ultimi decenni attraverso le avventure di Diego, Harry, Silvia, il Maestro, Paola,  Ivan, la regina, che furono giovani sul finire degli anni Sessanta e scelsero modi non convenzionali per affrontare una realtà che sempre più si mostrava contraria alle utopie. Sfumati i confini tra fallimento e riuscita le loro esistenze, come fossero le “risultanti” di forze contrapposte e nemiche, incedono nella Storia eccentriche e sofferte declinando amore, figli, lavori improbabili dove ciò che resta della “fantasia al potere” assume le caratteristiche di una capacità di sopravvivenza cui non fanno difetto lati tragicomici. L’uso abile del registro meta-letterario e la continua alternanza dei punti di vista – per cui i testimoni a volte raccontano dicendo “io”, a volte attraverso le più ampie possibilità del “narratore onnisciente” –  danno alla formula insolita del “romanzo a racconti” un carattere polifonico che trova sempre, sia nel picaresco che nel drammatico, la voce più giusta per arrivare alle orecchie e all’intelligenza emotiva del lettore. Continua a leggere

Julie Otsuka, "Quando l'imperatore era un dio"

quando-limperatore-era-un-dio-cover[1]Letture

Nota di Claudia Leonardi

Quando l’imperatore era un dio” di Julie Otsuka racconta una pagina poco nota della storia americana: la deportazione, a pochi mesi dall’attacco di Pearl Harbor e dell’entrata in guerra degli Stati Uniti, dei cittadini americani di origine giapponese nei campi di lavoro nel deserto dello Utah. Quando per le vie della tranquilla cittadina californiana di Berkeley compare un avviso che invita tutti i cittadini giapponesi a radunarsi in punti di ritrovo prestabiliti, una madre e i suoi due bambini (di cui non sapremo mai il nome per scelta stilistica dell’autrice) si vedono costretti a lasciare la loro bella casa dipinta di bianco e a mettersi in viaggio verso l’ignoto. Un viaggio lungo e faticoso che li porterà nel deserto dello Utah dove il tempo non passa mai e la sabbia ferisce i polpacci. Continua a leggere

Addio allo scrittore Alberto Bevilacqua

L’Italia ha perso oggi, 9 settembre 2013, uno dei suoi grandi autori contemporanei: Alberto Bevilacqua. Aveva 79 anni. Lo scrittore, regista e sceneggiatore, nonché poeta e giornalista era ricoverato da undici mesi nella Casa di Cura Villa Mafalda di Roma,  dove è deceduto questa mattina alle ore 10.10 in seguito ad un arresto cardiocircolatorio.

Nei mesi scorsi la sua compagna Michela Miti aveva denunciato la clinica, presentando un esposto alla Procura di Roma, in quanto secondo lei Bevilacqua sarebbe stato trattato come un ostaggio senza possibilità di essere trasferito in una struttura pubblica.

Lo scrittore era nato a Parma nel 1934. “Una città – ha scritto Bevilacqua sul suo sito – che è sempre stata divisa in due parti nette, separate da un torrente: la parte degli eredi delle grandi aziende e dei duchi, oggi dei ricchi, titolari dei grandi capitali del mondo economico, e l’Oltretorrente, dove sono nato io, un quartiere povero, specialmente quando ero bambino, ma ricco di genialità. Qui ho assimilato i primi scontri sociali, le prime infamie razzistiche. L’Oltretorrente era di marca anarchica, mentre l’altra parte era bianca, di marca opposta”.

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A “Notti d’autore” Marco Rovelli

E’ lo scrittore e musicista Marco Rovelli, l’ospite di Luigia Sorrentino a “Notti d’autore” il programma di Rai Radio 1 in onda giovedì 13 giugno 2013 alle 0:30. Nato a Massa, in Toscana, nel 1969, vive e lavora a Milano dove insegna Storia e Filosofia nelle scuole secondarie.
Marco Rovelli racconta le storie di individui incontrati all’ “altezza degli occhi”, come preferisce dire. Scrive “narrazioni dal vivo” cioè non lavora solo con lo sguardo, ma anche su fonti e materiali che contribuiscono a orientare lo sguardo, che lo portano a porsi le giuste domande. Compie dei viaggi a tappe, entra nella vita delle persone che incontra, definendo anche il contesto storico-sociale nel quale la “storia” che racconterà ha avuto origine.

L’AUDIO INTERVISTA A MARCO ROVELLI di Luigia Sorrentino

 

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Presentazione a Roma di “Trinacria Park”

Appuntamento
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Presentazione a Roma del romanzo di Massimo Maugeri “Trinacria park”  (Edizioni E/O). Con l’autore interviene Luigi La Rosa.

Venerdì 10 maggio, ore 18:00 Libreria Ibs Via Nazionale 254/255- Roma:

All’interno di una piccola isola siciliana è appena stato costruito il Trinacria Park: un enorme parco tematico destinato a diventare il più importante d’Europa. La sua notorietà deriva anche dal ritrovamento di un antichissimo carteggio contenente brani di un poema epico in greco antico che narra le vicende delle tre Gorgoni. Nel corso della settimana di inaugurazione – caratterizzata da festeggiamenti a cui partecipano centinaia di celebrità – si sviluppa una terribile forma epidemica che causa la morte di decine di persone, tra cui il Presidente della Regione Siciliana e diversi vip. Si scatena il panico. Per via del sospetto di un attentato Continua a leggere

Antonio Tabucchi, a un anno dalla scomparsa

In memoria di te, Antonio Tabucchi

25 marzo 2013 a un anno dalla scomparsa di Antonio Tabucchi, vi ripropongo il testo di un mio servizio mai andato in onda sulla scomparsa del grande scrittore. Mi piace ricordarlo così, con le parole che scrissi nel giorno della sua scomparsa, il 25 marzo 2012.

Troppo presto ci ha lasciato Antonio Tabucchi, scrittore italiano di fama internazionale. Se ne va il 25 marzo 2012 a soli 68 anni il maggiore conoscitore e divulgatore dell’opera di Fernando Pessoa. La morte a causa di una ‘brutta’ malattia, come si usa dire, a Lisbona, la città che amava di un amore viscerale e nella quale verrà sepolto. Continua a leggere

Addio allo scrittore russo Vasilij Belov

E’ morto a Mosca a 80 anni Vasilij Belov, uno tra i maggiori rappresentanti della cosiddetta narrativa contadina al tempo dell’Unione Sovietica. E’ autore di racconti e romanzi brevi quali, tra gli altri, “Una torrida estate” (1963), “Vigilie” (1972), “Sull’acqua chiara” (1973), “Colline” (1973) e “L’educazione secondo il dottor Spock” (1978).

Con il romanzo “Una tra mille” (1986) Belov si discostò dai temi rurali, analizzando il comune cittadino alle prese con la burocrazia e le angosce della vita quotidiana nella Russia comunista. Nel romanzo “L’anno della grande frattura” (1989) è tornato di nuovo protagonista nella sua scrittura, il mondo contadino, del quale l’autore dipinge il tragico destino nel periodo della collettivizzazione. Continua a leggere

Presentazione a Milano, “L’indifferenza dell’assassino”

Appuntamento

Giovedì 29 novembre 2012 ore 18.00 presentazione a Milano alla Casa della Cultura del libro “L’indifferenza dell’assassino” di Maurizio Cucchi (Guanda). Intervengono oltre all’autore, Lucrezia Lerro e Mario Santagostini.


IL LIBRO
Maurizio Cucchi si imbatte nel protagonista di questo libro mentre un giorno passeggia in via Nerino, nel cuore antico di Milano. Davanti alle sue scarpe vede una specie di sbocco: un budello talmente angusto da essere chiamato, in altri tempi, Stretta. Incuriosito dalla bellezza sinistra del vicolo, viene a sapere che lì aveva il suo “laboratorio” – uno stanzino da fiaba dell’orrore il famigerato Antonio Boggia, molto noto nell’Italia appena unita per i suoi efferati delitti. Continua a leggere

Addio al romanzo, Philip Roth: basta, non scriverò più

Philip Roth non scriverà più. Lo ha confermato il suo editore Houghton Mifflin, in quella che è scoppiata come una ‘bomba’ nel mondo letterario americano.

L’autore di ‘Pastorale americana’, 79 anni, ha al suo attivo oltre 25 romanzi tra cui ‘Goodbye, Columbus’ e ‘Lamento di Portnoy’: opere famossissime che però non gli hanno mai fatto
vincere il premio Nobel dove più volte era stato considerato candidato che avrebbe vinto di sicuro il prestigioso riconoscimento. La rivelazione subito è rimbalzata sui principali siti statunitensi.

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Stefano Benni, “Di tutte le ricchezze”

Nello Scaffale, Stefano Benni
a cura di Luigia Sorrentino

di Nadia Agustoni

Il nuovo libro di Stefano Benni, “Di tutte le ricchezze” Feltrinelli 2012, è un romanzo in cui temi diversi si intrecciano e un lungo filo si dipana portando il lettore in una storia complessa con personaggi di varia umanità. La terza età, l’amore che fu e forse ritorna, complice una giovane amicizia, un figlio amato e lontano, il degrado dei luoghi e i loro misteri consegnati a una memoria orale e collettiva, sono il fulcro del racconto che mantiene sempre un sottofondo di tristezza. Un romanzo amaro, per certi versi più sulla sconfitta delle illusioni che sull’amore, e insieme foto di gruppo dove un piccolo paese assurge a simbolo del grande paese, con i suoi vezzi, le disfatte e qualche virtù. Continua a leggere

Guido Mazzoni, “Teoria del romanzo”

Appuntamento

A Roma, giovedì 4 ottobre 2012, ore 17:00 alla Casa delle Letterature, (Piazza dell’Orologio,3) presentazione del libro di Guido Mazzoni: Teoria del romanzo, Ed. Il Mulino (euro 28,00).

Ne parleranno con l’autore Daniele Balicco, Alfonso Berardinelli, Andrea Cortellessa e Filippo La Porta.

Coordina Clotilde Bertoni.

IL LIBRO
Il romanzo è la più importante tra le arti occidentali, quella che raffigura la totalità della vita o, come è stato detto, l’ammiraglia che la letteratura schiera contro il pensiero sistematico, contro la scienza e contro la filosofia. Negli Continua a leggere

Addio a Jean Dufournet

Jean Dufournet, uno dei maggiori specialisti della storia della letteratura europea del Medioevo, è morto a Ferolles-Attilly, nella Francia del nord-est, all’età di 79 anni.

Il celebre studioso francese è stato professore dal 1964 all’Università di Montpellier e dal 1970 all’Università della Sorbona a Parigi.

Ricercatore infaticabile, ha pubblicato oltre 600 tra articoli e saggi ed è stato considerato per oltre quarant’anni l’ambasciatore della medievistica francese nel mondo. E’ stato direttore della secolare rivista “Le Moyen Age” e di “La Revue des langues romanes”. Ha diretto cinque collane di testi e saggi dedicati alla letteratura tra i secoli VIII e XV. Continua a leggere

Amos Mattio, “Luna di notte”

Luna di notte, di Amos Mattio ed. Gremese, 2012 (€ 12)
(Il romanzo è nella rosa dei dodici finalisti al Premio Strega 2012).

LUNA DI NOTTE: UN ROMANZO NEOALESSANDRINO
di Anna Savastano

E’ notte di luna piena il trenta di luglio in cui Giovanni, il protagonista del romanzo, è giunto a un crocevia della vita: ha trent’anni ed ha un conto in sospeso con la propria esistenza. Ma la luna, complice del suo solipsismo, ha in serbo molte sorprese, tra cui quella di scardinare i progetti immediati e quelli di lunga data suoi e di molti altri.

Così si avvia il romanzo d’esordio di Amos Mattio, le cui valenze sono molte, a seconda dell’approccio del lettore. I primi capitoli hanno i caratteri della letteratura poliziesca : siamo di fronte alla scena del crimine e lo sguardo dell’investigatore passa lentamente in rassegna i minuti particolari, attento all’atmosfera, alle relazioni fra gli oggetti, alle congruenze e alle incongruenze, ripercorrendo le presunte motivazioni del gesto. Il narratore onnisciente sa, perciò il campo visivo ora si restringe, ora si allarga, vaga e divaga, si concentra nell’ambiente chiuso, ma subito spazia all’esterno, dove una luna piena incombe su una città afosa e sonnolenta. Continua a leggere

Simona Costa è il nuovo presidente del Viareggio-Repaci

La professoressa Simona Costa è il nuovo presidente della giuria del premio letterario Viareggio Repaci, dopo le dimissioni di Rosanna Bettarini, che rimarrà comunque tra i giurati. La designazione è avvenuta oggi: domani, salvo ripensamenti, sarà ufficializzata.

Nata a Genova e laureata a Firenze con Lanfranco Caretti, è professore ordinario di Letteratura italiana, all’università Roma Tre dove tiene la cattedra di letteratura italiana contemporanea.

Ha insegnato negli atenei di Sassari, Trieste, Macerata. Qui è stata anche Preside della Facoltà di Lettere e filosofia e coordinatrice della Cattedra leopardiana. Attualmente, secondo quanto riporta il sito ufficiale del premio, “è membro del Consiglio Universitario Nazionale”. Continua a leggere

Giordano e Montaldo al Festival Letteratura di Dubai

La letteratura italiana sbarca all’Emirates Airlines Festival of Literature di Dubai che, questa sera, accoglierà due autori d’eccezione: lo scrittore Paolo Giordano (nella foto) autore del romanzo “La solitudine dei numeri primi”, ed Elisabetta Montaldo, artista poliedrica che ha debuttato nella letteratura con il romanzo “Rafila”.

I due scrittori, la cui partecipazione è stata favorita dall’ambasciata italiana ad Abu Dhabi, saranno protagonisti di due conversazioni con il pubblico in programma all’Intercontinental Hotel di Dubai, sede della manifestazione che, fino a domani, riunirà nel Paese del Golfo lettori e scrittori da tutto il mondo.

Con “La solitudine dei numeri primi”, Giordano ha vinto nel 2008 il Premio Strega e il Premio Campiello Opera Prima. Il romanzo è stato il più venduto bestseller in Italia nel 2008, ed è tradotto in più di trenta lingue, vendendo oltre un milione di copie in tutto il mondo. Continua a leggere

Presentazione, “Il crocifisso”

Appuntamento

Sabato 25 febbraio alle ore 17:00 presentazione a Firenze di Il crocifisso di Leonardo Marini  (Galaad Edizioni, 2011) alla Biblioteca Canova Isolotto (via Chiusi, 4/3a).

Si tratta di un romanzo che indaga sul rapporto fra religione e contemporaneità.

Introduce Giovanni Agnoloni.
Sarà presente l’autore, al quale potrete fare tutte le domande che vorrete, sul libro, ma anche sulla sua attività di sceneggiatore (è tra gli autori della serie televisiva “Il Commissario Montalbano”).
 

VEDI QUI LA RECENSIONE DI GIOVANNI AGNOLONI 

bibliotecanovaisolotto@comune.fi.it
http://bibliotecanovaisolotto.comune

La lotta per la libertà, Michail Chodorovsij. Cosa ne pensate?

I lavori forzati in Siberia, i lunghi periodi in cella d’isolamento. Dalla prigionia Michail Chodorkovskij, l’ex miliardario che ha osato sfidare Vladimir Putin, non ha smesso di far sentire la sua voce contro la corruzione, lanciando parole di speranza in articoli, interviste e dialoghi raccolti in ‘La mia lotta per la liberta-Un uomo solo contro il regime di Putin’.

Il libro esce il 15 febbraio 2012, in Italia, tradotto da Giulia Marcucci ne ‘i Nodi’ Marsilio, dopo il grande successo ottenuto in Russia, Francia e Germania dove è stato presentato dal ministro della giustizia Sabine Leutheusser-Schnarrenberger che ne ha fatto un’occasione per dimostrare la sua solidarietà a Chodorkovskij come combattente per la libertà. [Cosa ne pensate? Posta il tuo commento]. Continua a leggere

Sondaggio: Quale libro avete amato di più?

Parliamo di…
Quale libro avete amato di più?
a cura di Luigia Sorrentino

Ho amato tantissimo, ma ero soltanto un’adolescente, ‘L’amour fou’ di André Breton. Lessi per la prima volta il libro durante un lunghissimo volo che mi portò in Australia.
Leggevo e non capivo. Ma mi ostinavo a leggere e volevo a tutti i costi capire. Ero giovane, ancora non sapevo che non sempre si può capire, almeno, non subito. Bisogna saper attendere. Ho riletto qualche anno dopo quel libro e ho capito.
“Cara Écusette de Noireuil, […] (n.d.r. nel romanzo, è il nome della figlia del protagonista). L’autore si rivolge a lei con una lettera immaginando che la bambina, appena nata, la leggerà al compimento del sedicesimo anno d’età, e, dandole rigorosamente del voi, scrive:
«… vi auguro di essere follemente amata».

Partecipa al sondaggio Quale libro avete amato di più?  Posta il tuo libro, il tuo commento.
(Foto di Man Ray, Voland) Continua a leggere

Claudia Piñeiro, ‘Betibù’

E’ appena uscito nelle librerie Feltrinelli il nuovo noir dell’argentina Claudia Piñeiro che dopo il successo del thriller ‘Tua’, torna con ‘Betibù’, una nuova eroina che assomiglia al personaggio dei fumetti Betty Boop. Il giallo, pubblicato da Feltrinelli nella traduzione di Pino Cacucci, quest’anno verrà diventerà un film firmato dal regista argentino Miguel Cohan.

La Piñeiro, è considerata la “dama nera” delle lettere argentine.

IL LIBRO
La Maravillosa è un Country Club, quartiere chiuso e controllato da guardiani e severe misure di sicurezza, con campo da golf e lussuose abitazioni: un microcosmo dove sembra sia obbligatoria la serenità, se non proprio la felicità. Ma la vita del prestigioso club viene sconvolta quando, nella sua lussuosa villa, Pedro Chazarreta viene trovato con la gola tagliata e un coltello in mano. Il presunto suicidio, però, suscita dubbi, e un giornale si ostina a voler approfondire la vicenda. Vengono incaricati di indagare Nurit, detta Betibú, scrittrice, considerata la “dama nera” delle lettere argentine, e un giovane cronista Continua a leggere

Sergio Garufi, “Il nome giusto”

Nello scaffale: Sergio Garufi ‘Il nome giusto’
a cura di Luigia Sorrentino

E’ in libreria il primo romanzo di Sergio Garufi, Il nome giusto, Ponte alle Grazie (€ 16.00) .
L’autore, predestinato alla letteratura, deve molto a un grandissimo scrittore, Jorge Louis Borges, con il quale ebbe diversi incontri, il più importante nel 1984, due anni prima della scomparsa di Borges, un incontro che avrà un ruolo fondamentale anche nel romanzo Il nome giusto.  


Sergio Garufi, ‘Il mio ricordo di Borges’
“La prima volta che ne sentii parlare fu l’ottobre del 1982. Mi ricordo precisamente il periodo perché era pochi giorni prima dell’assegnazione del Nobel per la letteratura, e io lessi sulla terza pagina del Corriere della Sera – che mio padre portava a casa ogni sera dopo aver finito di lavorare – delle brevi dichiarazioni di scrittori famosi italiani che rispondevano alla domanda: ‘chi lo meriterebbe quest’anno?’. Continua a leggere

Letteratura al Sole, il romanzo contemporaneo

Il Cinema Teatro Fratello Sole, di Via Massimo d’Azeglio, 1-  Busto Arsizio (VA) propone per il 13 dicembre 2011 la seconda serata di Letteratura al Sole: “Orientamenti e tendenze del romanzo contemporaneo”, per conoscere e apprezzare gli autori italiani del XX secolo, con ingresso libero e gratuito.

Anche questa seconda come la precedente – “Orientamenti della poesia del ‘900” –  sarà condotta da Silvio Raffo, poeta, docente e traduttore italiano.

William Golding alla Bodleian Library di Oxford

Per la prima volta il manoscritto originale del romanzo “Il signore delle mosche” sarà esposto al pubblico in una mostra alla Bodleian Library di Oxford per celebrare il centenario della nascita del suo autore, lo scrittore britannico William Golding (1911-1993), Premio Nobel per la Letteratura nel 1983.

L’idea di organizzare l’evento è di Judy Carver, 66 anni, figlia di Golding, che ha messo a disposizione per l’occasione altri manoscritti e numerosi documenti della famiglia. Continua a leggere

Nir Baram, Anashim tovim (Brave persone)

Un romanzo importante, che affronta il tema universale della banalità del male e apre, dalla prospettiva di uno scrittore israeliano, nuove strade nel modo di raccontare il periodo del totalitarismo e della Shoah. “Brave persone”, del 35enne Nir Baram, è uscito in Italia per Ponte alle Grazie, è un libro potente che indaga sul rapporto tra la gente comune e i regimi totalitari, nel segno di una parola fondamentale: complessità. “Quando parlo della complessità delle scelte dei miei personaggi – ha detto Baram – io cerco non di dare una spiegazione delle loro azioni ma provo a mostrare le molteplici ragioni che ci possono essere per ogni azione e provo in un certo senso a obbligare il lettore a pensare e a riflettere su quelle azioni senza dare loro una risposta precisa”.

Nir Baram – Brave persone Titolo originale: Anashim tovim, trad. Elisa Carandina – Euro 22,00 – Ponte alle Grazie, 2011.
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In memoria di te, David Foster Wallace

Il 12 settembre 2008 David Foster Wallace, forse lo scrittore più importante della sua intera generazione, si suicidava dopo lunghi anni di depressione. Una ferita che, a tre anni di distanza, ancora non si è rimarginata nel cuore di milioni di fan dell’autore di romanzi monstre come “Infinite Jest” e racconti insuperabili, seppur lontanissimi, come quelli raccolti in “Brevi interviste con uomini schifosi”, probabilmente i suoi due libri capolavoro, per quanto sia difficile scegliere.

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Addio a Hans Keilson, raccontò gli ebrei incantati da Hitler

Lo scrittore tedesco-olandese Hans Keilson, che ha raccontato con lucidità e vigore narrativo la
duplice, contraddittoria, ambigua reazione degli ebrei all’avvento del nazismo, è morto ieri nell’ospedale di Hilversum, nell’Olanda settentrionale, all’eta’ di 101 anni.
L’annuncio della scomparsa è stato dato oggi dal suo editore tedesco, S. Fischer Verlag di Francoforte sul Meno. Autore di fama mondiale, Hans Keilson è approdato per la prima volta in Italia grazie a Mondadori a fine dello scorso aprile con la traduzione di “La morte dell’avversario“. La pubblicazione di questo libro ha segnato la scoperta di uno scrittore ebreo fino ad allora inedito in Italia, ma altrove considerato uno dei più grandi del Novecento. Continua a leggere

Seminario su “La storia” di Elsa Morante

Seminario su «La Storia» di Elsa Morante, 24-25 febbraio 2011, Università per Stranieri di Perugia

A circa quarant’anni dalla pubblicazione della Storia di Elsa Morante, Il Dipartimento di Culture Comparate dell’Università per Stranieri di Perugia e l’Associazione Mod (Società italiana per lo Studio della modernità letteraria) dedicano un Seminario di studi al romanzo, che ottenne grande successo presso i lettori ma suscitò polemiche e discussioni tra i critici. Ambientato a Roma durante la seconda guerra mondiale e negli anni immediatamente seguenti, La Storia, che allude attraverso il titolo al contrasto tra la violenza del potere dei pochi e il sacrificio inconsapevole dei molti, tra la macchina mondiale delle guerre e la tragedia di chi ne subisce le conseguenze, racconta di una donna, Ida Ramundo, madre in seguito allo stupro subìto da parte di un soldato tedesco. Lo stile realistico e insieme sapienziale del romanzo, i suoi contenuti scottanti fanno della Storia un libro di grande attualità, in una prospettiva non solo nazionale. Continua a leggere