Luigia Sorrentino, legge “La sera del dì di festa” di Giacomo Leopardi.
La musica è di Schubert.
LA SERA DEL Dì DI FESTA è un IDILLIO composto da GIACOMO LEOPARDI a Recanati probabilmente nel 1820, (vedi in: Tomo I “Giacomo Leopardi OPERE”, a cura di Sergio Olmi, Riccardo Ricciardi Editore, 1956).
Fu pubblicato come secondo, dopo L’INFINITO, fra i sei IDILLI (L’INFINITO, LA SERA DEL GIORNO FESTIVO, ALLA LUNA, IL SOGNO, LA VITA SOLITARIA, IL FRAMMENTO XXXVII) nel NUOVO RICOGLITORE di Milano del dicembre 1825 e del gennaio 1826, quindi nel volumetto dei VERSI, Stamperia delle Muse, Bologna 1826 e in quella fiorentina dei CANTI (Piatti, Firenze, 1831). Il titolo originario era “LA SERA DEL GIORNO FESTIVO”. Il nuovo titolo LA SERA DEL Dì DI FESTA appare, con alcune varianti, nella seconda edizione dei CANTI (Starita, Napoli, 1835) curata dall’autore e dall’amico Antonio Ranieri, due anni prima della scomparsa del poeta.