Opere Inedite
a cura di Luigia Sorrentino
Oggi leggiamo la poesia di Maurizio Soldini, medico, filosofo e poeta. Soldini mi scrive che la poesia la frequenta da anni lontani, praticamente dall’adolescenza, e pertanto, prima della medicina e della filosofia. Aveva da poco terminato il liceo quando diede vita a uno scambio epistolare con il grande poeta, Eugenio Montale. Dopo quella esperienza però Maurizio mi scrive di essere stato assorbito da altro, più che dalla poesia, e rivela: “alla poesia ho fatto ritorno nel 2006, quando ho iniziato a rendere pubblici i miei testi.” La particolarità della poesia di Soldini è quella di mettere in comunicazione fra loro diversi linguaggi: quello scientifico, filosofico e letterario, prediligendo, in particolare, la bioetica, per Soldini “fondata sull’etica pratica aristotelica e tommasiana, ripresa e riabilitata nel Novecento da pensatori quali MacIntyre, Nussbaum, Abbà, eccetera.” Continua a leggere