La forma di scrittura che mi accompagna (che mi ha scelta in realtà) è in costante evoluzione e influenzata non soltanto da letture poetiche, ma in particolare da musica e opere di artisti appartenenti a generi e correnti che definirei underground o di confine.
E’ la curiosità a guidarmi, la fame di voci del passato e contemporanee, la scoperta di suoni marginali che aprono dentro di me spazi inattesi.
Il quotidiano è una scusa che supporta visioni, immagini e balzi ritmici.
L’utilizzo della concrete (visual) poetry, così come lo sviluppo della space poetry, legata ad una tipologia di musica che richiama scenari e riflessioni sul nostro esistere e sugli equilibri con le altre forme di vita, caratterizzano in parte i miei testi.
Ilaria Boffa Continua a leggere