Il giovanissimo Giuseppe Ungaretti (1888-1970), uno dei poeti più amati e letti del Novecento, era più bravo nelle materie scientifiche che in quelle letterarie. Lo scolaro dodicenne si meritò un bel dieci ad aritmetica (scritta e orale) e un nove a scienze, mentre a composizione italiana e grammatica si dovette accontentare di un doppio sette. Andò ancora peggio in calligrafia, disegno ed inglese, dove fu promosso con appena sei.
E’ quanto rivela la pagella di Ungaretti, pubblicata dal quotidiano “Corriere Fiorentino”, ritrovata (e fotocopiata) da Anna Berti di Spianate, una insegnante di Altopascio (Lucca), che per molti anni ha lavorato anche in Egitto. Continua a leggere