Fernanda Pivano e Edgar Lee Masters

Fernanda Pivano

Fernanda Pivano, nome tutelare della Beat Generation in Italia, cominciò la sua attività letteraria sotto la guida di Cesare Pavese, nel 1943, con la traduzione dell’Antologia di Spoon River, di Edgar Lee Masters. Un libro considerato scandaloso per quei tempi, che divenne, con la pubblicazione, un grande successo editoriale.

Il racconto di Fernanda Pivano a Luigia Sorrentino

“Cesare Pavese [n.d.r. professore di comparatistica della Pivano], un giorno mi lasciò in portineria alcuni libri: A Farewell to Arms di Hemingway, A Storyteller’s Story di Sherwood Anderson, The Leaves of Grass di Walth Whitman e, coperta da una carta da imballo arancione, di Edgar Lee Masters l’antologia di Spoon River. Avevo aperto il libro a caso e mi era capitata la poesia con l’epitaffio di Francis Turner. E lo tradussi così.”

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Fabiano Alborghetti, "L'opposta riva"

Alborghetti500Per scrivere “L’opposta riva” (dieci anni dopo) La Vita Felice, 2013, Fabiano Alborghetti ha vissuto tre anni con gli immigranti, i clandestini, i cosiddetti “illegali”, i “senza nome”.
Per tre anni, fra il 2001 e il 2003, Fabiano Alborghetti ha condiviso con loro i pasti, i letti, i materassi gettati per terra in baracche o fabbriche abbandonate, si è unito a loro nelle code per essere scelti da un caporale per un lavoro giornaliero “in nero”. Con loro ha fatto la spesa nei discount, ha viaggiato per città, guardato partite di calcio in televisione, festeggiato compleanni, digiunato per ricorrenze religiose. Insieme a loro Alborgetti ha pianto le morti di alcuni di essi. In “L’opposta riva” Fabiano Alborghetti fotografa una realtà difficile da immaginare dall’esterno, quella degli “invisibili”, una sorta di Spoon River dei vivi, dov e ogni poesia è una voce che racconta una storia. Tutte le poesie raccontano non soltanto una vicenda, la migrazione, ma anche un preciso periodo storico della nostra epoca. Continua a leggere