Nota di Alberto Pellegatta
Alessandro Verdi (Bergamo 1960) presenta al MACRO di Roma un nuovo ciclo di lavori che prendono le mosse dalla mostra curata da Achille Bonito Oliva alla Biennale di Venezia del 2009. Le opere esposte, tutte di grandi dimensioni, offrono allo spettatore un’esperienza di ruvido attrito; una ricerca originale iniziata negli anni ’80 quando, appena ventenne, fu notato da Giovanni Testori, e ancora in piena evoluzione, sempre capace di sorprendere per intensità della visione e pregnanza del segno. Dal 1987, quando tenne la sua prima personale alla Compagnia del Disegno, introdotto proprio da Testori, il lavoro di Verdi ha attraversato diverse fasi, maturando appartato senza mai ripetersi. Di lui si sono occupati i maggiori critici, da Philippe Daverio a Lorand Hegyi, da Marco Goldin a Stefano Crespi, da Marco Vallora a Ettore Ceriani ecc. Ha esposto anche in Svizzera, Germania, Belgio e Stati Uniti. Continua a leggere