Giovanna Frene, “Tecnica di sopravvivenza per l’Occidente che affonda”

 

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“Mi capita sempre più spesso di cogliere dentro le cose l’immagine della struttura che la mia mente proietta come costruzione su di esse, e di cogliere dunque immediatamente la feconda irrealtà di questa sovrastruttura. La dimensione sovra-individuale di questa sovrastruttura è stata chiamata Storia. La mia poesia si è diretta proprio lì, verso la Storia, perché è il luogo dove si esprime la massima presenza del nulla che ci assedia. Continua a leggere