Un nuovo marchio editoriale per i classici del futuro

 
libriIl grande spettacolo della letteratura internazionale si chiama Calabuig. E’ una nuova avventura editoriale con la missione di rilanciare la narrativa all’insegna di garanzia e indipendenza.
“Qualità letteraria e libertà di scelta sono i timoni del nostro nuovo marchio” sottolineano gli editori Vera Minazzi e Sante Bagnoli (Jaca Book), “che nasce per accompagnare i lettori alla scoperta di narratori inediti contemporanei e della seconda metà del Novecento destinati a diventare gli scrittori di culto di domani. Sarà privilegiata una politica d’autore che punta a scoprire più opere della stessa penna, e al tempo stesso proporre una ricca varietà di prospettive e provenienze culturali”. Continua a leggere

Teheran festeggia Giulio Einaudi e Elsa Morante

E’ dedicata al centenario della nascita di Giulio Einaudi ed Elsa Morante la 12esima “Settimana della lingua italiana” in corso fino domani 17 ottobre 2012 a Teheran con quattro appuntamenti.

Dopo una prima sessione introduttiva su “cent’anni di letteratura italiana” tratteggiati ponendo l’accento sull’editore torinese e la scrittrice nati entrambi nel 1912, la rassegna comprende appuntamenti incentrati, oltre che sulla Morante, anche su due altri autori di spicco della casa editrice: Beppe Fenoglio e Carlo Levi. Continua a leggere

Salman Rushdie presenta la sua autobiografia a Berlino

La libertà di espressione sopra tutto, ma un conto sono gli attacchi verbali e un altro alle persone: a sottolinearlo è lo scrittore Sulman Rushdie, prima vittima, con la Fatwa emessa contro di lui dal regime iraniano nel 1989 per il romanzo I Versetti Satanici, di una lunga dinastia di ‘eretici’ occidentali messi all’indice dall’Islam, e pretesto per una scia di attentati, omicidi e violenze come quelle scatenate ora dal film su Maometto The innocence of Muslims.

“Anche il Papa viene preso in giro tutti i giorni ma non si vedono cattolici fare attentati per il mondo”, dice. In un incontro a Berlino dall’Editore Berteslmann per l’uscita del suo ultimo libro – presente il gotha dell’editoria tedesca incluso il direttore per la cultura della Frankfurter Allgemeine Zeitung, Frank Schirrmacher (nella foto sotto) – Rushdie, rispondendo ai giornalisti, respinge il termine islamofobia: “non amo questa parola, tutto è legittimo”, la critica, la satira ma non la violenza. “Bisogna distinguere gli attacchi alle idee dagli attacchi alle persone”. Continua a leggere