Ludovico Ariosto, “Satire”

Tiziano, Ritratto di uomo, già Ludovico Ariosto, National Gallery Londra fonte: ferraraitalia.it

NOTA DI LETTURA DI ALBERTO FRACCACRETA

 

Composte tra il 1517 e il 1525, dunque nel torno di tempo tra la prima versione del Furioso (1516) e la seconda, decisiva (1532), le Satire di Ludovico Ariosto sono uno dei classici della letteratura italiana grazie alla spontaneità del dettame, all’innovazione formale (terzine dantesche con andamento epistolare), al forte ethos che si respira pur nella pianezza dei motivi.

Einaudi propone oggi una versione aggiornata della storica edizione del 1987 a cura di Cesare Segre: vi è una nuova introduzione, mutuata dalla collana francese «Les Belles Lettres» del 2014, anno della scomparsa dello studioso, alcune variazioni negli apparati testuali, in bibliografia e nel commento.

È insomma un’ottima occasione per rileggere e respirare nuovamente l’intensità dell’opera ariostesca alla luce del laboratorio critico, sempre molto puntuale e ordinato, di Segre.

Cominciamo col dire che le urticanti idee sulla realtà curtense che emergono dalle Satire rivelano sì il carattere (ispido) del loro autore, ma offrono uno specchio quanto mai vivido della vita quotidiana in un Cinquecento tutt’altro che idillico. Dice bene Segre quando, nel contributo prefatorio, sottolinea che con la sua «attenzione etica» l’Ariosto, «fingendo di difendersi, accusa senza reticenze».

Ed è proprio l’aspra recusatio a conferire al testo un tono genuino, agonico, ancor più teatrale delle stesse commedie (è ancora un suggerimento di Segre). Di cosa parlano e a chi sono indirizzate le sette missive? La prima, scritta tra il settembre e il dicembre 1517, è rivolta al fratello Alessandro e al nobile mantovano Ludovico da Bagno: il poeta non ha seguito Ippolito d’Este ad Agria in Ungheria e ne spiega le ragioni (non senza un certo sense of humor: «So mia natura come mal conviensi / co’ freddi verni; e costà sotto il polo / gli avete voi più che in Italia intensi. / E non mi nocerebbe il freddo solo; / ma il caldo de le stuffe, c’ho sì infesto, / che più che da la peste me gli involo»).

La seconda, del novembre ’17, indirizzata all’altro fratello Galasso, ha una trama da «romanzo poliziesco»: alla ricerca di benefici ecclesiastici Ludovico parte alla volta di Roma ma incontra prevedibili ostacoli e neghittose virtù.

Nella terza, la quarta e la quinta si interpellano invece due cugini: Annibale e Sismondo Malagucio (o Malegucio). I temi non sono dissimili dai precedenti: il passaggio del servizio da Ippolito ad Alfonso d’Este, il fastidio dei viaggi, la nomina a commissario in Garfagnana — e quindi la nostalgia per Ferrara —, i rischi e i vantaggi del matrimonio (di Annibale). Le date di composizione abbracciano gli anni ’18, ’20 e ’23 all’incirca. Le due restanti risalgono al biennio ’24-’25.

La Satira VI è rivolta all’amico Pietro Bembo: Ariosto chiede lume al letterato riguardo al possibile nome di un istitutore per il figlio Virginio (con incipit dantesco: «Bembo, io vorrei, come è il commun disio / de’ solliciti padri, veder l’arti / che essaltan l’uom, tutte in Virginio mio»). L’ultima vede protagonista il cancelliere ducale Bonaventura Pistofilo «che aveva proposto all’Ariosto la carica di ambasciatore presso il nuovo papa, Clemente VII, sfruttando la sua amicizia con la famiglia dei Medici». Continua a leggere

Sergio Pasquandrea

Sergio Pasquandrea

Convergenze
(Tiziano, Venere di Urbino)

A metà della larghezza a un terzo
dell’altezza – in perfetta proporzione aurea –
la mano accarezza il pube
e in quel triangolo d’ombra tutto converge

la luce oscura dei velluti la diagonale
dorata della carne l’inutile stanza
affacciata su un tramonto invisibile
– il ronzio ridicolo della vita –

e nient’altro dicono i suoi occhi neri
se non l’esilio la tenerezza crudele
dei capezzoli la pelle intangibile
il groppo morto dei desideri.

 

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Quando la scienza osserva le emozioni

Michelangelo_Moses
Quanta emozione suscita la grande bellezza, quella ad esempio di un capolavoro dell’arte?
Per capirlo un team di ricercatori dell’Università Sapienza di Roma ha misurato l’emozione e l’attività cerebrale di alcuni visitatori che osservavano il Mosè di Michelangelo custodita nella Basilica di San Pietro in Vincoli a Roma.
L’équipe, coordinata da Fabio Babiloni in collaborazione con la spin-off universitaria BrainSigns, per la prima volta al mondo ha registrato e analizzato l’attività del cervello durante l’osservazione di una statua reale e non attraverso la sua riproduzione su uno schermo di laboratorio. La ricerca ha rivelato che la suggestione provata dai visitatori è molto diversa a seconda dal punto di vista di osservazione in cui il visitatore si pone per osservare la statua. Continua a leggere

“I mercoledì di Tiziano”

Appuntamento

Prosegue la mostra Tiziano alle Scuderie del Quirinale a Roma, e proseguono anche gli incontri “I mercoledì di Tiziano”. Mercoledì 10 aprile 2013 alle ore 18.30 Giovanni Carlo Federico Villa, curatore della mostra, esporrà i temi principali della mostra. Tiziano Vecellio, tra i massimi esponenti della grande stagione del Cinquecento veneziano, indifferente alle mode e attento soprattutto alla verità emotiva delle sue opere, attraversa due terzi di un secolo mantenendo una qualità pittorica altissima, pur fra i cambiamenti più radicali: dal classicismo monumentale dell’esordio ai brillanti contrasti cromatici dei ritratti fino alle opere degli ultimi anni di una forte spiritualità e una spiccata teatralità. Continua a leggere

I mercoledì di Tiziano

Appuntamento

In occasione della grande mostra “Tiziano” in corso da martedì 5 marzo 2013 (e fino al 16 giugno 2013) alle Scuderie del Quirinale, si terranno, a partire dal 13 marzo “I mercoledì di Tiziano” al Palazzo delle Esposizioni di Roma con interventi preziosi tenuti da studiosi e da storici dell’arte per conoscere o approfondire l’opera del grande maestro veneto.

Mercoledì 13 marzo
alle ore 18.30 al Palazzo delle Esposizioni si svolgerà la prima conferenza. L’argomento, trattato da Augusto Gentili, è “La pittura infinita del vecchio Tiziano”.  Un pittore che riflette sui temi e i problemi d’attualità, tra letteratura, politica e religione, pronto a staccarsi da Venezia e dalle ultime signorie italiane per affrontare il rischio della dimensione europea . Continua a leggere

Tiziano Broggiato, “Città alla fine del mondo”

Nello scaffale, Tiziano Broggiato
a cura di luigia Sorrentino
 
Città alla fine del mondo, Jaca Book, p.130, euro 12
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di Loretto Rafanelli

Tiziano Broggiato, ha il rigore dell’escursionista, prepara tutto con minuzia, quindi parte per una scalata dal raro impegno, ma evita i pericolosi passaggi, guarda attentamente le condizioni del tempo e scruta il temporale vicino, che evita con prontezza. Sa che per scrivere in poesia è indispensabile una perizia assoluta, perché la conseguenza può essere quella di cadere nel precipizio della retorica o nel caos linguistico. Difficile peraltro che questo possa accadere a chi, come lui, ha dalla sua non solo una lunga militanza poetica, ma pure approfonditi studi e riflessioni sulla lingua e sui testi dei grandi maestri, richiamando a sé gli esempi maggiori quali Montale, Celan (a cui dedica una bella poesia: “È la stessa Senna silenziosa/ che accolse l’urgenza delle tue ombre/ nel suo pietoso grembo…”), Tranströmer, Krüger. Continua a leggere

Presentazione a Venezia del volume su Tiziano

Appuntamento

A Venezia, martedì 4 dicembre 2012 alle 16:30 al Museo Correr, nel Salone da ballo presentazione dell’opera TIZIANO di Augusto Gentili  edito da 24 Ore Cultura (Milano, 2012).
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Intervengono: Augusto Gentili, Enrico Maria Dal Pozzolo, Università di Verona, Giorgio Tagliaferro, The University of Warwick, presiede: Piero Lucchi, Biblioteca del Museo Correr – Fondazione Musei Civici di Venezia.

Augusto Gentili, monografia su Tiziano

Anticipazione

Arriva in libreria la grande monografia su Tiziano, di Augusto Gentili, pubblicata da 24 Ore Cultura, Milano, 450 pp., con 340 illustrazioni.

L’autore, Augusto Gentili insegna storia dell’arte moderna all’Università di Venezia dal 1997. In precedenza è stato assistente di storia dell’arte moderna e poi professore di storia dell’arte veneta all’Università di Roma “La Sapienza”. Gentili ha fondato (1991), dirige e cura la rivista “Venezia Cinquecento”.

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Tiziano alle Scuderie del Quirinale

Anteprima

Una grande mostra antologica su Tiziano, uno dei più grandi geni artistici del Cinquecento a cura di Giovanni C.F. Villa – sarà visitabile a Roma alle Scuderie del Quirinale da febbraio a giugno 2013.

Tiziano veramente è stato il più eccellente di quanti hanno dipinto: poiché i suoi pennelli sempre partorivano espressioni di vita.
(Marco Boschini, 1660)

Nel ritratto Flora, opera esposta alla Galleria degli Uffizi a Firenze. Continua a leggere

La nascita del paesaggio a Palazzo Reale

La nascita del paesaggio nella pittura italiana è ripercorsa in una mostra in programma a Milano a Palazzo Reale dal 16 febbraio al 20 maggio. Sono esposti cinquanta capolavori, provenienti dai musei americani di Houston, Minneapolis, Princeton e da diversi europei come la National Gallery di Londra, gli Uffizi di Firenze, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, l’Ambrosiana di Milano ed i musei di Dresda e Budapest.

Al centro della rassegna vi è Tiziano, che nel Cinquecento ebbe un ruolo essenziale nella nascita e nello sviluppo di questo genere pittorico, soprattutto come sfondo a composizioni di figure, tanto che la parola “paesaggio” comparve per la prima volta proprio in una sua lettera, inviata nel 1552 all’ imperatore Filippo II. Continua a leggere

Arte e poesia, Neo Rauch

Le opere di Neo Rauch saranno in esposizione fino al 18 settembre 2011 nel Museo Frieder Burda di Baden-Baden, in Germania. La mostra documenta le diverse fasi dell’artista dal 1992 al 2011 e comprende una rara scultura dell’artista chiamato Nachhut = Reargarde. La mostra avviene in occasione del 50° compleanno del pittore tedesco (nato nel 1960) e segue le due mostre simultanee, dal titolo “Begleiter“, che si sono tenute nella Neue Pinakothek di Monaco e nel Museum für Moderne Kunst di Lipsia, città natale di Rauch . Continua a leggere

Poiesis 2011, Fratelli in Italia

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Sarà un contemporaneo omaggio ai 150 anni dell’unità d’Italia il filo conduttore che quest’anno legherà gli eventi e gli spettacoli di Poiesis, il Festival di Fabriano ideato da Francesca Merloni che arriva alla sua quarta edizione.

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