Se s’avvicina ciò che di me è stata
senza differenza tra chi ci fa nascere e chi ci abbandona
non è di poco conto una domanda
se non è di muoversi di stanza in stanza
ma occupar le stanze dire
non cerco strade non voglio camminare ma stare
in casa a più piani a più riprese d’ossigeno e di rose
dire: ce l’ho da fare
II
Se s’avvicina ciò che di me è stata
interrotta
allora mi allontana la sconfitta
come se non fossi stata io
convertita
…
ho fretta
voglio invecchiare
come la terra che sotto ha l’animale.
III
Se s’avvicina ciò che di me è stato
insonne sogno di clausura mio possesso lotta
per la supremazia dello spavento
…
allora trema e tremi la ragione
di uno stato terremoto
mio sesso nato da sesso uguale.
*
Ogni soffio di vento è una lama di gelo
…
scricchiola un velo diventato dal freddo
La natura fa visibile il respiro di anime e viceversa.
Nate comunque d’inverno
lode al Vostro silenzio e al Nostro
sesso dal primo respiro.
Da Turbolenze in aria chiara, Empiria, 2008 Continua a leggere