In occasione della imminente presentazione a Pordenonelegge del nuovo libro di poesie di Maurizio Cucchi, “Sindrome del distacco e tregua” Mondadori, 2019, (Pordenone 20 settembre), vi presentiamo alcuni estratti dalla sezione “La chiave di volta”. In queste prose Maurizio Cucchi porta a pieno compimento il superamento dei generi letterari cominciato più di dieci anni fa con “Vite pulviscolari” poi con “La maschera ritratto” e con “Malaspina”. L’autore crede, da un lato, a una prosa che abbia l’intensità e la comprensione potente della poesia, dall’altro, sostiene una poesia capace di assorbire, nell’intensità e nella varietà della parola, il racconto e il pensiero.
ESTRATTI
Osservo dalla mia finestra la chiave di volta della casa di fronte e subito penso a un ritmo scandito perfetto, a una musica, insomma, a un movimento, un movimento del corpo. E insieme penso a una provvisoria matematica esattezza, e soprattutto a un campo più vasto, un campo aperto di possibilità molteplici, o forse infinite, un campo intrecciato di corrispondenze sottili e di rimandi, di percezioni sensoriali diverse, leggibili, appunto, come “foreste di simboli” ai più sconosciute, dove “profumi, colori e suoni” portano in sé il progetto compiuto di un pensiero nascosto. Continua a leggere