Vanni Schiavoni, “Guscio di noce”

Nello scaffale, Vanni Schiavoni
a cura di Luigia Sorrentino

“Tra i primi evidenti caratteri della poesia di Vanni Schiavoni, e naturalmente di questo suo nuovo libro, si nota la non comune ricchezza di pensiero e immagini che riesce a coinvolgere e la lucidità del progetto che lo guida e che già annuncia ulteriori sviluppi, o meglio il terzo tempo di una trilogia qui giunta al suo secondo atto. Appunto: difficile trovare un giovane poeta di così sostanziosa densità di scrittura, di così, al tempo stesso, varia e coerente energia nella realizzazione di una precisa struttura poematica, per quanto internamente articolata.” […]
(Maurizio Cucchi)

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William Faulkner, “Poesie del Mississippi”

Transeuropa Nuova poetica pubblica nel 2012 un’opera densissima di William Faulkner, Poesie del Mississippi, (Mississippi Poems) nella traduzione di Vanni Biancone. Scrivere sul serio, era il sogno dello scrittore, sceneggiatore, poeta e drammaturgo statunitense al quale, nel 1949, fu conferito il premio Nobel per la Letteratura. Faulkner, scomparso nel 1962, ‘abituato a vedere il mondo dall’occhio delicato e (chirurgico) con cui inciderà tutte le sue opere’, come evidenzia Marco Missiroli nella prefazione al libro, è uno dei più importanti scrittori statunitensi del Novecento.

‘Ricorderò quest’albero, da vecchio,/ il colle, come il sole inonda la vallata/’ scrive. Sono i versi che aprono la raccolta all’interno dei quali ciascuno può ritrovare se stesso, il proprio paesaggio. Già nell’incipit, infatti, c’è tutta l’emozione del poeta, spinto dalla necessità di testimoniare ciò che per sua natura ‘è insito’ in ognuno di noi. Ricorderò l’oro mattutino – scrive – che entra nella tinta verde del pomeriggio, barattato poi nel sonno a fine giornata? E’ la domanda che pone Faulkner e che caratterizza fin da subito, il pensiero provocatorio e complesso della sua poesia. Essere o non essere, è, da sempre, il problema. L’interrogativo, che non sembra trovare risposta. O meglio: trova la risposta che ciascuno vuole trovare, secondo il proprio destino, la propria necessità. Continua a leggere

Oh mia patria, versi e canti dell’Italia unita

Libri Come
Appuntamento

A Roma, all’Auditorium Parco della Musica, venerdì 9 marzo alle 20:00, Oh mia patria, Versi e canti dell’Italia unita (1796-2011) di Vanni Pierini, prefazione di Tullio De Mauro, introduzione di Raffaele Manica.

In chiusura dell’anno dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia, poesie, inni, canti popolari, canti folcloristici e di tradizione, canzoni d’autore per ripercorrere e spiegare la storia e la cultura del nostro paese. Un’opera narrativa che vuole abbatte le barriere tra cultura ‘alta’ e cultura ‘bassa’ per restituire un racconto variegato sulla storia dell’Italia unita.

Vanni Pierini dialoga con Tullio De Mauro e Max Manfredi, modera Stefano Iucci. Continua a leggere

Addio alla Szymborska, la ‘Mozart’ della poesia

Addio a Wislawa
a cura di Luigia Sorrentino

Si è spenta Wislawa Szymborska, una voce unanimamente riconosciuta tra le più significative nel panorama della letteratura mondiale del secondo Novecento.

La notizia della sua morte ha cominciato a circolare su facebook e su altri social network, intorno alle 22:00 del 1 febbraio 2012,  per poi essere confermata dall’Istituto polacco di Roma e dall’agenzia Ansa alle 22:13:51.
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Con non poca commozione riperendo questa sua riflessione sulla poesia: “Il poeta oggi è spesso scettico e diffidente… malvolentieri dichiara in pubblico di essere poeta – quasi se ne vergognasse: nella nostra epoca chiassosa è molto più facile riconoscere i propri difetti, perché sono visibili. Molto più difficile riconoscere le qualità, finché esse sono tenute nascoste.”
Wislawa Szymborska 
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