Convegno su Giorgio Caproni & programma

Appuntamento

L’opera letteraria di Giorgio Caproni nel centenario della nascita.

Roma, lunedì 16 aprile 2012 alle  9:30 Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani. Palazzo Mattei di Paganica, Sala Igea (Piazza della Enciclopedia Italiana, 4).

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Giorgio Caproni, il centenario e tutte le iniziative romane

In occasione del centenario della nascita di Giorgio Caproni (Livorno 1912-Roma 1990), questa primavera la città di Roma si prepara a celebrare il poeta con due importanti iniziative, (nella foto di Dino Ignani).

Il 16 aprile la Biblioteca dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani dedicherà un’intera giornata al poeta di Livorno riunendo assieme insigni studiosi tra cui Sabino Cassese, Pietro Citati, Antonio Debenedetti, Adele Dei, Giorgio Devoto, Anna Dolfi, Biancamaria Frabotta, Luigi Surdich e Stefano Verdino.

Il 9 maggio sarà la Biblioteca Comunale “Guglielmo Marconi” dell’Istituzione delle Biblioteche di Roma a promuovere e a ospitare un’iniziativa dedicata al rapporto di Giorgio Caproni con la città di Roma e i quartieri della Capitale nei quali il poeta aveva abitato per più di cinquant’anni, dal 1942 al 1990. Durante la giornata verrà inaugurata una mostra dedicata al legame segreto e controverso di Caproni con la città di Roma. Il progetto ideato e curato da Elisa Donzelli nasce in collaborazione con i responsabili dell’area culturale della Biblioteca “Guglielmo Marconi” (Laura Alegiani, Stefano Gambari, Marina Girardet e Anna Taccone) e si avvale della partecipazione di Biancamaria Frabotta e della preziosa testimonianza di Attilio Mauro Caproni.

Franco Loi, “I niül” (Le nuvole)

Franco Loi I niül (Nota di Stefano Verdino) Interlinea, (euro 12)

Franco Loi, superato il traguardo degli ottant’anni, rivive il profondo legame con la sua città, Milano, e con un’Italia in crisi, con la consapevolezza del disagio dell’uomo contemporaneo ma anche con una indistruttibile speranza nel futuro: «Ah Italia scunda, che nissün pö vêd, / Italia che laura e se despera, / Italia sensa gloria e sensa mêd, / tèra d’un diu scundü sensa paüra, / mì te cunussi e cerchi el giüss del crêd / che tègn insèma i gent denter la scüra» (Ah Italia nascosta, che nessuno può vedere, / Italia che lavora e si dispera, / Italia senza gloria e senza possedimenti, / terra d’un dio nascosto senza paura, / io ti conosco e cerco il succo del credere / che tiene insieme le genti dentro l’oscurità). Continua a leggere