Opere Inedite
a cura di Luigia Sorrentino
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“Ho iniziato a scrivere all’età di sei anni e da allora, per inerzia, come ha detto Pasolini in un’intervista, ho continuato a farlo. Lo shock di aver visto dei fuochi d’artificio sul mare, la loro bellezza e il loro frastuono, avevano provocato in me, che tenevo la mano di mio padre, un’urgenza che andava rivelata: la poesia. Seguito e incoraggiato da mia madre insegnante, che mi faceva leggere Garcia Lorca e Pascoli, ho scritto sempre poesie e filastrocche su tutto ciò che faceva parte del “mio piccolo mondo antico”, sicché qualche critico, come il Benini Sforza, ha parlato, nel mio caso, oggi come allora, di “neocrepuscolarismo” di provincia, oserei aggiungere io.