Si è spenta a Roma il 30 giugno 2014, all’età di 92 anni, Maria Luisa Spaziani, una delle voci più significative della poesia italiana del novecento. Nata a Torino nel 1922, amava definirsi poeta e non poetessa, (lo precisa in un’intervista a Luigia Sorrentino realizzata a maggio del 2011 per Rainews24), ricordando che all’inizio del Novecento le signore che scrivevano poesie, erano “gentili signore” e niente più. La Spaziani era consapevole che il continuo discrimine tra poeti e poetesse ha fatto migliaia e migliaia di vittime tra le poetesse, e forse, ancora ne fa.
Il suo ingresso nel mondo della letteratura risale al 1954, con “Le acque del sabato”. Da allora ha scritto molti libri di poesia, saggistica, traduzione, opere teatrali e narrativa.
Nel 2012 Mondadori ha pubblicato nel Meridiano “Tutte le poesie” la raccolta completa delle sue opere poetiche.
Importante nella carriera della scrittrice, l’ incontro con Eugenio Montale. La Spaziani amava definire la loro relazione, “un’Affettuosa amicizia”, o, più precisamente, “un sodalizio artistico”. Nell’opera “La bufera ed altro” (1956) Montale le dedicò la penultima sezione del libro, “Madrigali privati”. In particolare nella poesia “Anniversario” Montale mette in evidenza la funzione salvifica che ebbe nella sua vita, l’incontro con la Spaziani: “Dal tempo della tua nascita/ sono in ginocchio, mia volpe. / È da quel giorno che sento/ vinto il male, espiate le mie colpe.” […] E’ lei la musa, alla quale il grande poeta genovese, premio Nobel per la letteratura nel 1975, dedicò molte poesie chiamandola “mia volpe”. E non a caso, uno dei temi centrali della poesia di Maria Luisa Spaziani è stato l’amore.
Questa una delle sue poesie preferite.
(Video – Intervista realizzata da Luigia Sorrentino nel maggio 2011)
Io amo amare. Tutta la mia vita
brillò di stelle a sfida d’ogni buio.
Furono pianetini, soli ardenti,
meteoriti, lune, astri, comete.
Di sei uomini il nome mi accompagna,
soavi nomi esotici o di casa.
Astronomi famosi: quale gloria
poter dar dei nomi alle stelle.
di Maria Luisa Spaziani da: La luna è già alta (2006) in Oscar Mondadori Poesie 1954-2006
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Napoli, “Arte di Palazzo” a Palazzo Manso di Scala
Nove giorni di eventi artistici impreziositi dall’apertura al pubblico della Cappella dell’Immacolata Concezione di Napoli che si trova all’interno di Palazzo Manso di Scala, in via Nilo, nel cuore del centro
storico cittadino.
E’ questo l’itinerario proposto da “Arte di Palazzo”, la manifestazione si svolge dal 17 al 26 maggio e che rientra nell’ambito delle iniziative culturali collaterali al Maggio dei Monumenti. In occasione della rassegna sarà aperta al pubblico, per la prima volta dalla sua realizzazione che risale alla metà del Settecento, la Cappella dell’Immacolata Concezione, da sempre destinata esclusivamente alla nobiltà napoletana. (Nella stampa la statua del Nilo in Piazzetta Nilo detta anche ” Il Corpo di Napoli”).
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A Gubbio si inaugura il Fondo Maria Luisa Spaziani
Venerdi 21 e sabato 22 ottobre 2011 “E sia poesia”. Incontri e riflessioni sulla parola nel crocevia dei tempi. La poetessa Maria Luisa Spaziani racconta il ‘suo’ Montale.
La “Città della poesia per eccellenza”, come Mario Luzi amava definire Gubbio, si prepara ad un nuovo attesissimo evento.
Con il nuovo Fondo Maria Luisa Spaziani, accolto nella suggestiva Biblioteca Sperelliana del 1600, la cittadina umbra diventa la casa di una grande testimone della letteratura italiana, riavvolgendo i momenti più intensi della storia personale ed artistica dell’autrice torinese e romana di adozione. Continua a leggere